Divina Commedia/Paradiso/Canto XVII: differenze tra le versioni

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«O cara piota mia che sì t'insusi,
{{§|Terrene|che, come veggion le terrene menti
non capere in trïangol due ottusi, {{r|15}}
 
così vedi}} le cose contingenti
anzi che sieno in sé, mirando il punto
a cui tutti li tempi son presenti; {{r|18}}