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Che fare? 131

diventate nette e salubri, al popolo napoletano? Un poco, un poco di questo denaro che dovrebbe servire , per chiamar qui gente, dall’Europa e dalle Americhe, pochissimo di questo denaro dedicarlo, saviamente, mitemente, ma costantemente, a creare delle case, modicissime, modestissime, non case, ma stanze, stanze per il popolo!

E qualcuno di quei vividi lampioni a gas che splendono nel Rione della Beltà, perchè non metterlo, laggiù, anche meno splendido, ma lampione, ma acceso, dietro il paravento, dietro i famosi palazzi del Rettifilo, alle cui spalle, nella notte, si ruba, si commettono infamie e si uccide, nelle tenebre profonde e paurose? Perchè non dare un poco di luce, proprio un poco, perchè non si possa più né rubare, né uccidere, almeno in alcune di quelle vie? Non è un dovere stretto, rigoroso, di qualunque municipio, di dare la luce, di sera, di notte, ai cittadini? Questo rigorosissimo dovere perchè non si compie, in favore del popolo napoletano, dai due lati del Rettifilo, da Porto a Pendino, a Mercato, a Vicaria? L’idea semplice: qual-