Pagina:Salgari - I naviganti della Meloria.djvu/166: differenze tra le versioni
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sorprendente. Bastarono tre secondi per trovarsi a cavalcioni sulla murata. |
{{Pt|lità|un’agilità}} sorprendente. Bastarono tre secondi per trovarsi a cavalcioni sulla murata. |
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Intanto la zattera, vivamente sballottata dalle contro-ondate, era pure stata spinta verso la vecchia galea. |
Intanto la zattera, vivamente sballottata dalle contro-ondate, era pure stata spinta verso la vecchia galea. |
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— Ohe! Michele! Una fune! — aveva gridato padron Vincenzo, il quale si era impadronito delle bottiglie d’acqua dolce e di alcuni viveri. |
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— Eccomi, padrone! — rispose il pescatore. |
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Sul ponte della nave le funi non mancavano. Con pochi colpi di coltello ne staccò una e la gettò destramente a Vincenzo il quale la prese al volo. |
Sul ponte della nave le funi non mancavano. Con pochi colpi di coltello ne staccò una e la gettò destramente a Vincenzo il quale la prese al volo. |
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— Salite, dottore — disse il pescatore. |
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— Datemi una lampada! — rispose il signor Bandi. |
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Padron Vincenzo stava per obbedire quando una seconda ondata, più mostruosa della prima, si rovesciò sulla zattera. |
Padron Vincenzo stava per obbedire quando una seconda ondata, più mostruosa della prima, si rovesciò sulla zattera. |
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Egli ebbe appena il tempo di aggrapparsi al dottore che |
Egli ebbe appena il tempo di aggrapparsi al dottore che s’era già stretto alla fune. Il galleggiante gli mancò sotto i piedi scomparendo sotto le tenebrose vôlte della galleria. |
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— Mille merluzzi! — urlò. — Siamo perduti! |
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— Padrone! Dottore! — gridarono Michele e Roberto con angoscia. — Dove siete? |
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— Siamo appesi alla fune! — rispose il signor Bandi. — Tenete fermo. |
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— E la zattera? |
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— Scomparsa — rispose padron Vincenzo. |
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— Non importa — disse il signor Bandi. — Penseremo più tardi a ritrovarla. |
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— Siamo senza lampada, dottore. |
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— La legna non manca più. Presto, Vincenzo, salite. |
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— A voi prima. |
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Il dottore si appoggiò alla fune e quantunque |
Il dottore si appoggiò alla fune e quantunque l’acqua lo avesse reso pesantissimo e non fosse più abituato a quella manovra, riuscì a giungere sul ponte della galera. |
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Padron Vincenzo lo aveva quasi subito raggiunto. |
Padron Vincenzo lo aveva quasi subito raggiunto. |
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— Nella stiva! — gridò il dottore. |
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— Aspettate, dottore — disse padron Vincenzo. — Udite? |
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Dei muggiti spaventevoli salivano dal canale. Pareva che |
Dei muggiti spaventevoli salivano dal canale. Pareva che un’onda immensa s’avanzasse, tutto spazzando sul suo passaggio. |
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— Cos’è questo? — chiesero Roberto e Michele, impallidendo. |
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— È un’onda che monta — rispose padron Vincenzo. — Io non m’inganno. |
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— Che sia crollata la vôlta della galleria? — chiese Michele. |
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— Attenti! — gridò Vincenzo. |
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I muggiti |
I muggiti s’avvicinavano con spaventevole velocità. I tre pescatori e perfino il dottore, spaventati da quel pericolo del quale non potevano conoscerne la portata, si erano istintivamente stretti attorno ad un argano, aggrappandovisi colla forza della disperazione. |
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— Padrone! Dottore! Ho paura! — disse Roberto. |