Pagina:Archivio Glottologico Italiano, vol. II, 1876.djvu/405: differenze tra le versioni
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<section begin="s1" />volta<ref>''Romanische studien'', I 629.</ref>, pur dichiarandosi contento del lavoro, trova in qualche modo che non c’era bisogno che la scoverta fosse rifatta, poiché il mio territorio ’franco-provenzale’ non abbia confini diversi da quelli che avesse il reame borgognone ’in sino alla fine della prima dinastia’, come a colpo d’occhio si vedrebbe da una carta che Alberto Jahn ha inserito nella sua storia di quel reame; al quale Jahn non sarebbe pure sfuggita la ''coesione idiomatologica dell’antico territorio borgognone'' in sino a’ nostri giorni. |
<section begin="s1" />volta<ref>''Romanische studien'', I 629.</ref>, pur dichiarandosi contento del lavoro, trova in qualche modo che non c’era bisogno che la scoverta fosse rifatta, poiché il mio territorio ’franco-provenzale’ non abbia confini diversi da quelli che avesse il reame borgognone ’in sino alla fine della prima dinastia’, come a colpo d’occhio si vedrebbe da una carta che Alberto Jahn ha inserito nella sua storia di quel reame; al quale Jahn non sarebbe pure sfuggita la ''coesione idiomatologica dell’antico territorio borgognone'' in sino a’ nostri giorni. |
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Ora io prometto al signor Boehmer, che mi studierò di rintracciare il libro del Jahn; ma intanto mi farò lecito di avvertirlo, che ov’io dicessi, come a lui parrebbe, ’borgognone’ anziché ’francoprovenzale’, mi confonderei stranamente coi dialetti ’borgognoni’ di Francia, cioè della provincia di Borgogna, i quali appunto non entrano nel gruppo franco-provenzale, comeché lo rasentino e nell’ordine geografico e nel dialettologico (cfr. III 73). Lo Schuchardt, finalmente, che era preparato, in così mirabil modo, a farla lui la scoverta, si compiace, da buon collega, che l’abbia fatta io<ref>''Centralblatt'', 1875 (6 nov.), col. 1462.</ref>, come già se ne eran compiaciuti i confratelli italiani. |
Ora io prometto al signor Boehmer, che mi studierò di rintracciare il libro del Jahn; ma intanto mi farò lecito di avvertirlo, che ov’io dicessi, come a lui parrebbe, ’borgognone’ anziché ’francoprovenzale’, mi confonderei stranamente coi dialetti ’borgognoni’ di Francia, cioè della provincia di Borgogna, i quali appunto non entrano nel gruppo franco-provenzale, comeché lo rasentino e nell’ordine geografico e nel dialettologico (cfr. III 73). Lo {{ac|Hugo Schuchardt|Schuchardt}}, finalmente, che era preparato, in così mirabil modo, a farla lui la scoverta, si compiace, da buon collega, che l’abbia fatta io<ref>''Centralblatt'', 1875 (6 nov.), col. 1462.</ref>, come già se ne eran compiaciuti i confratelli italiani. |
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{{A destra|G. I. A.}} |
{{A destra|G. I. A.}} |
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