Pagina:Leopardi - La virtù indiana, manoscritto, 1811.djvu/38: differenze tra le versioni

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Versione delle 21:06, 10 set 2021

D’innanzi a gli occhi miei! quai mostri asconde 430 Nel suo seno il Mogol!,.. Barbaro cielo!..,. Misero Padre!...52 egli pur ora in braccio Al periglio fatai..,, ma dove, o Numi, Dove il valor sen fugge?.,, andiam si serbi Al trono il rege, il genitore al figlio, 435 La mia vita si sprezzi, e solo, oh cieli, Solo il padre si salvi53,,/ Trae la spada. Scena Sesta. Soldati in lontano, e detti. A Tarmi, a Tarmi, Os. Quai voci! Am. Amico, andiamo, il grido è questo De l’esercito ostile, è giunta ornai L’ora estrema per noi, moriam da forti 440 Scampo al perir non v’è, con fermo petto Il periglio s’affronti, il regno, il trono Con noi commune abbian la sorte, allato