Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/95: differenze tra le versioni
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Isacco Newton diede poi la dimostrazioue filosofica del fenomeno. |
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(\o) l’cìioinoiio. |
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Hriinotto applica a s)»roposito la sentenza di s. |
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Paolo: Non ))ìus sapere quam oiiortrt saliere, sed |
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sapere ad sobrietà tetti. Basta leggere a suo luogo il |
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testo dell’apostolo ()er toccare con mano, coni’ egli |
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insegni sobrietà di stiperò in at\L;onionti di lede, o |
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simili ad essi, e non di tìlosotìa. In quelli aveva inculcato |
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eziandio V Allighieri, che certo non era retrograd(ì, |
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<poem>ÌNIatto |
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Brunetto applica a sproposito la sentenza di s. Paolo: ''Non plus sapere quam oportet sapere, sed sapere ad sobrietatem''. Basta leggere a suo luogo il testo dell’apostolo per toccare con mano, com'egli insegni sobrietà di sapere in argomenti di fede, o simili ad essi, e non di filosotìa. In quelli aveva inculcato eziandio l' Allighieri, che certo non era retrogrado, |
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Che tiene una sostanzia in tre persone. |
Che tiene una sostanzia in tre persone. |
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State contenti, |
State contenti, umana gente, al ''quia''; |
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Chè se potuto aveste veder tutto, |
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Mestier non era partorir Maria. |
Mestier non era partorir Maria. |
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E desiar vedeste senza frutto |
E desiar vedeste senza frutto |
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Tai, che |
Tai, che sarebbe lor desio quetato, |
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Ch’eternalmente è lor dato per lutto. |
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Io dico |
Io dico d’Aristotele, e di Plato, |
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E di |
E di molt’altri; e qui chinò la fronte, |
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E |
E più non disse, e rimase turbato. |
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(Purg. III.) |
(Purg. III.) |