Codice Libero/Sant'Ignucius: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Eumolpo (discussione | contributi)
ortografia
Eumolpo (discussione | contributi)
ortografia
Riga 63:
Questi commenti hanno effetti piuttosto articolati. Quando si parla di brevetti la maggior parte degli esponenti open source si mostra altrettanto, se non più decisa di Stallman. Eppure la logica sottostante la sua tesi — l’accento che i sostenitori dell’open source pongono sui vantaggi utilitaristici del software libero rispetto a quelli politici — rimane immune da contestazioni. Piuttosto che sottolineare la rilevanza politica di tali programmi, gli esponenti open source hanno scelto di evidenziare l’integrità ingegneristica del modello di sviluppo messo a punto dagli hacker. Citando la forza delle revisioni collaborative, la tesi dell’open source sostiene che programmi come GNU/Linux oppure FreeBSD siano costruiti e verificati in maniera più accurata e di conseguenza risultino più affidabili per l’utente medio.
 
Ciò non implica la mancanza di valenze politiche per il termine "open source", il quale mira sostanzialmente a due obiettivi. Primo, elimina la confusione associata alla parola "free", che in inglese ha il doppio significato di "libero" e "gratuito", tant’è vero che molti imprenditori tendono a interpretarla nel senso di "costo zero". Secondo, consente alle aziende di prendere in esame il fenomeno del software libero in un contesto tecnologico anziché etico. Eric Raymond, co-fondatorecofondatore della Open Source Initiative e uno dei primi hacker ad abbracciare quel termine, riassume efficacemente la frustrazione di dover seguire Stallman sul terreno politico in un saggio del 1999 intitolato "Shut Up and Show Them the Code" (Smetti di parlare e fagli vedere il codice):
 
La retorica di RMS è molto seducente per gente come noi. Noi hacker ci riteniamo pensatori e idealisti sempre aperti al richiamo dei "principi", della "libertà", dei "diritti". Anche quando ci troviamo in disaccordo sui bit di qualche suo programma, siamo convinti che lo stile retorico di RMS debba funzionare comunque; rimaniamo sconcertati e increduli quando questo non si verifica con il 95% di quanti non sono "wired" come noi. <ref> Si veda Eric Raymond, "Shut Up and Show Them the Code", saggio online (28 giugno 1999). http://tuxedo.org/~esr/writings/shut-up-and-show-them.html </ref>