Pagina:Gli sposi promessi III.djvu/111: differenze tra le versioni
Pywikibot touch edit |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo v - tomo iii}}|477}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
CAPITOLO V - TOMO 111 |
|||
477 |
|||
fossero state sul banco d’un fornaio, egli non avrebbe du¬ |
fossero state sul banco d’un fornaio, egli non avrebbe du¬ |
||
bitato un momento di chiamarle pani;<ref>''Segno di richiamo, e a margine, in penna:'' «. punto fermo»</ref> ma<ref>gli parevano troppo fuor di luogo: egli</ref> non ardiva creder così tosto ai suoi occhi, perché<ref>gli |pa] se fossero stati</ref> per esser pani eran troppo fuor di luogo. Guardò più da vicino, si abbassò, ne ricolse uno: era un pane tondo, bellissimo, e d’una pasta, di cui Fermo non ne aveva ancor mangiato molte volte.<ref>In vita — Che è questo? diss’egli tra sé.</ref><br> |
|||
bitato un momento di chiamarle pani ;1 ma ' non ardiva |
|||
creder cosi tosto ai suoi occhi, perché3 per esser pani eran |
|||
⚫ | |||
troppo fuor di luogo. Guardò più da vicino, si abbassò, ne |
|||
⚫ | |||
ricolse uno: era un pane tondo, bellissimo, e d’una pasta, |
|||
di cui Fermo non ne aveva ancor mangiato molte volte. |
|||
— Cosi lo seminano in questo paese? e non<ref>tornano</ref> si fermano a raccorlo quando cade? che<ref>nasca</ref> venga da sé come i funghi? -<br> |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
Fermo aveva camminato dieci miglia, e<ref>si _</ref> sentiva appetito; e già al primo entrare si era proposto di fermarsi alla prima bottega di fornajo, che avrebbe incontrata: ché non |
|||
— Cosi lo seminano in questo paese? e non ■ si fermano |
|||
sapeva che in quel giorno,<ref>v’era in Milano.</ref> a quell’ora, in Milano, v’era pane da per tutto quasi, fuorché da’ fornaj. Trovandone ora cosi a proposito, stette egli un momento a pensare, se gli fosse lecito profittare di quella ventura; e disse tosto:<ref>[Lo gettano] Un cane che fosse passato |
|||
a raccorlo quando cade? che venga da sé come i fungili? - |
|||
l'avrebbe</ref> - L’hanno gettato alla balia dei cani che passano: è meglio che ne profitti un cristiano:<ref>tanto</ref> alla fin fine, se<ref>il padrone veni</ref> viene il padrone. glielo pagherò. - Fatto questo proponimento, raccolse un pane, se lo pose in una tasca, ne raccolse un secondo, e lo pose nell’altra; e, raccolto il terzo, cominciò a mangiare. Frattanto vide gente che veniva dall’interno della città e adocchiò curiosamente<ref>per</ref> i più vicini, avido di scoprire |
|||
Fermo aveva camminato dieci miglia, e 1 sentiva appetito; |
|||
qualche cosa, che gli<ref>spiega</ref> rendesse chiaro<ref>''Variante'' desse ragione di</ref> quel poco che aveva veduto fino allora. Erano un uomo e una donna, che si traevano dietro un ragazzetto: tutti e tre curvati sotto una carica, e in un aspetto strano. Avevano<ref>la faccia e gli abiti infarinati, camminavano | la faccia era | gli abiti e i</ref> l’abito e il vólto infarinato, il vólto per sopra più stravolto; camminavano come affaticati e dogliosi, come se fossero stati pesti, e parevano<ref>uscire</ref> venire da qualche trambusto. L’uomo portava a fatica su le spalle un sacco di farina, che, bucato qua e là, ne lasciava sfuggire<ref>degli ad or</ref> degli sprazzi ad ogni intoppo<ref>dell</ref> del |
|||
c già al primo entrare si era proposto di fermarsi alla |
|||
prima bottega di fornajo, che avrebbe incontrata: ché non |
|||
sapeva che in quel giorno,8 a quell’ora, in Milano, v’era |
|||
pane da per tutto quasi, fuorché da’ fornaj. Trovandone |
|||
ora cosi a proposito, stette egli un momento a pensare, se |
|||
e\\ fosse lecito profittare di quella ventura; e disse tosto: -1 |
|||
L’hanno gettato alla balia dei cani che passano: è meglio |
|||
che ne profitti un cristiano :^ alla fin fine, se viene il pa¬ |
|||
drone. glielo pagherò. - Fatto questo proponimento, raccolse |
|||
un pane, se lo pose in una tasca, ne raccolse un secondo, |
|||
e lo pose nell’altra; e, raccolto il terzo, cominciò a mangiare. |
|||
Frattanto vide gente che veniva dall’interno della città e |
|||
adocchiò curiosamente15 i più vicini, avido di scoprire |
|||
qualche cosa, che gli” rendesse chiaro14 quel poco che aveva |
|||
veduto fino allora. Erano un uomo e una donna, che si trae¬ |
|||
vano dietro un ragazzetto: tutti e tre curvati sotto una ca¬ |
|||
rica, e in un aspetto strano. Avevano 15 l’abito e il vólto |
|||
infarinato, il vólto per sopra più stravolto; camminavano |
|||
come affaticati e dogliosi, come se fossero stati pesti, e |
|||
parevano venire da qualche trambusto. L’uomo portava a |
|||
fatica su le spalle un sacco di farina, che, bucato qua e là, |
|||
ne lasciava sfuggire 17 degli sprazzi ad ogni intoppo 18 del |
|||
1 Segno di richiamo, e a margine, in penna : «. punto ferino ». — |
|||
- gli parevano troppo fuor di luogo : egli — gli |pa] se fossero stati |
|||
4 In vita — Che è questo ? diss’egli tra sé. — tornano - " nasca — |
|||
- si _ » v’era in Milano. — 11 |Lo gettano] Un cane che fosse passato |
|||
l'avrebbe — 111 tanto — 11 il padrone veni — 12 per — 13 spiega — |
|||
“ Variante desse ragione di — la faccia e gli abiti infarinati, |
|||
camminavano | la faccia era | gli abiti e i - !" uscire — 1 degli |