Pagina:Guglielminetti - Anime allo specchio, Milano, Treves, 1919.djvu/231: differenze tra le versioni

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IL DOLCE EGOISMO.

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Nella casa di cura del dottor Salvi la notizia si sparse in un baleno: era stato ricoverato un tenente d’artiglieria ferito in Libia. Una scheggia di granata gli aveva spezzato il polso e subito l’avambraccio gli era stato amputato. Ora egli, convalescente appena, veniva a rimettersi dalla terribile operazione subita e a cercar nel riposo la guarigione.
Nella casa di cura del dottor Salvi la notizia si sparse in un baleno: era stato ricoverato un tenente d’artiglieria ferito in Libia. Una scheggia di granata gli aveva spezzato il polso e subito l’avambraccio gli era stato amputato. Ora egli, convalescente appena, veniva a rimettersi dalla terribile operazione subita e a cercar nel riposo la guarigione.
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L’infermiera addetta al suo servizio divenne nella casa di cura una persona importante: ognuno la interrogò su le condizioni del ferito, ognuno volle informarsi s’egli fosse molto giovine, se fosse molto bello, se fosse molto triste e fu soddisfatto di sapere ch’egli era difatti giovine, bello e triste come ad un eroe si conviene.
L’infermiera addetta al suo servizio divenne nella casa di cura una persona importante: ognuno la interrogò su le condizioni del ferito, ognuno volle informarsi s’egli fosse molto giovine, se fosse molto bello, se fosse molto triste e fu soddisfatto di sapere ch’egli era difatti giovine, bello e triste come ad un eroe si conviene.


La più commossa ne fu Luciana Ausoni, la giovinetta convalescente di tifo, che in quei
La più commossa ne fu Luciana Ausoni, la giovinetta convalescente di tifo, che in