Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/83: differenze tra le versioni

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ad avere delle bastonate. Dopo essere stati qualche tempo a bada, per la strettezza delle strade, si fece innanzi un de’ loro servidori, e preso per lo cappuccio un de’ Padri, poco mancò, che non lo facesse cadere a terra; frattanto caricando l’altro d’ingiurie, perche portava un cagnolino in mano, dicendogli: ''Cane con Cane''. Mētre io passava appresso vidi, che un’Arabo faceva sembiante di darmi, un lungo bastone, sul cappello (perocchè ivi i servidori portano legni, e i padroni mazze ferrate, appese all’arcione della sella) e certo l’arebbe eseguito, se un Cristiano Maronita non l’avesse trattenuto; onde io reso cauto dal pericolo, mi levai i cappello, tanto odioso a gli occhi di quei barbari.
ad avere delle bastonate. Dopo essere stati qualche tempo a bada, per la strettezza delle strade, si fece innanzi un de’ loro servidori, e preso per lo cappuccio un de’ Padri, poco mancò, che non lo facesse cadere a terra; frattanto caricando l’altro d’ingiurie, perche portava un cagnolino in mano, dicendogli: ''Cane con Cane''. Mentre io passava appresso vidi, che un’Arabo faceva sembiante di darmi, con un lungo bastone, sul cappello (perocchè ivi i servidori portano legni, e i padroni mazze ferrate, appese all’arcione della sella) e certo l’arebbe eseguito, se un Cristiano Maronita non l’avesse trattenuto; onde io reso cauto dal pericolo, mi levai i cappello, tanto odioso a gli occhi di quei barbari.


Si continuò la festa Turca Venerdì 14. uccidendosi continuamente animale, la di cui carne non mangiano i Cattolici, per le superstizioni, che si usano nel sacrificargli, e perciò si proveggono qualche tempo prima.
Si continuò la festa Turca Venerdì 14. uccidendosi continuamente animale, la di cui carne non mangiano i Cattolici, per le superstizioni, che si usano nel sacrificargli, e perciò si proveggono qualche tempo prima.