Pagina:Barrili - Arrigo il Savio, Milano, Treves, 1886.djvu/15: differenze tra le versioni
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c’è lusso; ci si sente agiatezza. Chi sa? Forse è un quartiere d’affitto. E ci hanno messa anche la cassa forte. — |
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Il savio lettore avrà capito che Cesare Gonzaga si era già allontanato dal vano della finestra, per dare una scorsa in giro e una guardata allo studio del suo caro e sconosciuto nipote. |
Il savio lettore avrà capito che Cesare Gonzaga si era già allontanato dal vano della finestra, per dare una scorsa in giro e una guardata allo studio del suo caro e sconosciuto nipote. |
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— Arnese di parata, la cassa forte! — borbottò egli, proseguendo. — Gli strozzini le conoscevano, ai tempi miei, queste alzate |
— Arnese di parata, la cassa forte! — borbottò egli, proseguendo. — Gli strozzini le conoscevano, ai tempi miei, queste alzate d’ingegno degli studenti di legge. Ma il mio signor nipote non è più studente; ha la sua laurea da due anni, da tre... che so io? Gran legista! Grande giureconsulto, ha da essere! Ci fosse almeno la libreria, per dar negli occhi ai clienti! Ah, ecco un volume sulla scrivania. È il codice di commercio; meno male! Ma se valesse dugento lire, come certi libri rari, sarebbe ancor qui? — |
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Come vedete, il signor Cesare Gonzaga non si lasciava confondere da tutta quella apparenza di lusso severo, e ci odorava il quartiere ammobiliato, e il conto da pagare ad |
Come vedete, il signor Cesare Gonzaga non si lasciava confondere da tutta quella apparenza di lusso severo, e ci odorava il quartiere ammobiliato, e il conto da pagare ad |