Pagina:Il Baretti - Anno III, n. 1, Torino, 1926.djvu/3: differenze tra le versioni
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Quando, qualche mese fa, fu conferito il premio Nobel per la letteratura a St. |
Quando, qualche mese fa, fu conferito il premio Nobel per la letteratura a {{wl|Q121180|St. Reymont}} parecchi italiani si meravigliarono: e, naturalmente, cominciarono a dire che i membri della Commissione Nobel sono della povera gente, oppure dei sistematici dispregiatori della moderna letteratura italiana, o coso simili. Si aspettavano il premio per {{AutoreCitato|Luigi Pirandello|Pirandello}}: e chiesero: ma chi è, questo Stanislao Reymont! |
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⚫ | Ora vedo da un catalogo tedesco che l’opera maggiore del Reymont «''I contadini polacchi''» fu tradotta, integralmente, in tedesco e pubblicata presso il Diederich di Jena, la bontà di quattordici anni fa. Nessuno di noi se n’era accorto: ma la Commissione Nobel, che è più diligente di noi, se ne accorse. Vedo anche che ''I contadini polacchi'' sono stati tradotti, sempre integralmente, in giapponese e in indiano: noi non ne abbiamo tradotta neppure una riga, o il Lo Gatto ha già osato molto, mettendo dinanzi al pubblico italiano, che non no vuol sapere, un saggio del Reymont: «E’ giusto!» Vedo infine che ora esce, in Germania, una riduzione dell’opera del Reymont adattata in modo tale da poter essere compresa in solo 680 pagine: la Germania, dunque oltre al testo integrale, ha anche quello ridotto. Noi abbiamo quello ridotto o francese. |
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ma chi è, questo Stanislao BoymontT Ora vedo da un catalogo tedisco elio l’opera maggioro del Reymont «/ contadini jwlacchi» |
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È veramente provvidenziale che il conferimento del premio Nobel sia fatto da una commissione di norvegesi, orientati tutti, per affinità di cultura o di lingua, sulla produzione artistica tedesca, o sullo pubblicazioni tedesche. I membri della commissione possono conoscere in una lingua per essi corrente, molti autori che non sono ancora arrivati alle vetrine delle librerie parigine: possono giudicare prima o all’infuori del crisma santissimo dulia traduzione francese. Ciò dà ad casi, per professori che siano, un campo di osservazione molto più vasto di quello della produzione parigina: e rimette la letteratura francese moderna al suo posto, in mezzo a quelle di tutti i paesi di Europa. Le loro scelte possono parere inspiegabili, bizzarre, matte, a noi, ai nostri critici, ai nostri giornalisti, che sono per lo più poveri parassiti del ''Vient-de-paraitre'': ma in realtà, sono scelte che posseggono molto più senso dello proporzioni di quanto non paia. |
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⚫ | Solo una commissione giudicatrice composta di svedesi poteva infliggere alla tirannia letteraria francese una «mise-au-point» così rude, come quella di aspettare a premiare Anatole France fino al 1921. I partigiani dell’imperialismo spirituale italiano, i quali, da veri italiani, ignorano completamente tutta la produzione europea che non sia francese, se avessero {{??|dorsi}} lo giudicare, avrebbero deposto il premio ai piedi del France fino dal 1890, o press’a poco... |
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Vedo infine che ora esce, in Germania, una riduzione doli’opera del Reymon! adattata in modo tale da poter essere compresa in solo 680 pagine: la Germania, dunquo oltre a) lesto integralo, ha anche quello ridotto. Noi abbiamo quello ridotto n francese. |
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E’ veramente provvidenziale che il conferimento del premio Nobel sia fatto da una commissione. |
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di norvegesi, orientati tutti, per affinità di cultura o di lingua, sulla produzione artistica tedesca, o sullo pubblicazioni tedesche. |
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I inombri della commissione possono conoscere in una lingua per essi oorreute, molti autori clic non sono ancora arrivati alle vetrino delle librerie parigino: possono giudicavo prima o all’infuori del crisma santissimo dulia traduzione francese. Ciò dà ad casi, por professori cu*, siano, un campo di osservazione molto più vasto di quello della produzione parigina: o rimette la letteratura francese moderna al suo |
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|Misto, in mozzo a «incile di tutti i paesi di Europa. |
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loro sculto possono parere inspicgabili. |
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Così, noi siamo informati puntualmente che il Zofìnge’r Tageb/att e la Nfuc Aargauer Zrituny hanno pubblicato, in data tale, un articolo su D’Annunzio; che VEpoque Nouvellc di Bruxelles si è occupata dell’attività letterario di Ardongo Soffici (come a dire, un articolo di memorie sismologiche su un vulcano ormai spento ); che il signor Vaudoyer ampiamente contò sull’Acro de Pari» di alcune recenti opere critiche francesi (udito, udite!) sull’arto italiana, che il nominato Senor Don Gustavo Abril ai ò occupato di Pirandello sul notissimo o importantissimo periodico El Noticirru Se villano; che il Wiudoinoni Liter ahi r di una c’ttà qualunque, lassù in Polonia, ha pubblicato un profilo di Marino Moretti; che VAdcverni di Bucarest parla — finalmente! — del teatro di Carlo Goldoni; che un simpatico trafiletto è dedicato alla memoria di Giacomo Boni sulle Jth emise h-Westfàlische Zeitxìng di Essen, in data (precisiamo ben tutto!) del 21 luglio u. s. E così via: basta prendere tra mani anche l’ultimo numero dcWllalia che scrive. |
Così, noi siamo informati puntualmente che il Zofìnge’r Tageb/att e la Nfuc Aargauer Zrituny hanno pubblicato, in data tale, un articolo su D’Annunzio; che VEpoque Nouvellc di Bruxelles si è occupata dell’attività letterario di Ardongo Soffici (come a dire, un articolo di memorie sismologiche su un vulcano ormai spento ); che il signor Vaudoyer ampiamente contò sull’Acro de Pari» di alcune recenti opere critiche francesi (udito, udite!) sull’arto italiana, che il nominato Senor Don Gustavo Abril ai ò occupato di Pirandello sul notissimo o importantissimo periodico El Noticirru Se villano; che il Wiudoinoni Liter ahi r di una c’ttà qualunque, lassù in Polonia, ha pubblicato un profilo di Marino Moretti; che VAdcverni di Bucarest parla — finalmente! — del teatro di Carlo Goldoni; che un simpatico trafiletto è dedicato alla memoria di Giacomo Boni sulle Jth emise h-Westfàlische Zeitxìng di Essen, in data (precisiamo ben tutto!) del 21 luglio u. s. E così via: basta prendere tra mani anche l’ultimo numero dcWllalia che scrive. |