Pagina:Deledda - La danza della collana, 1924.djvu/61: differenze tra le versioni
Divudi85: split |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||— 51 —|}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
che io non l’amo, e forse è |
che io non l’amo, e forse è più che altro per tenermi legata a lei, che esercita questo dominio su di me. Ma forse è arrivato il tempo di liberarmene. |
||
Quando |
Quando finì di parlare ella guardò l’uomo trasognata: riprese dominio su di sè accorgendosi però che anche lui aveva il viso tormentato e smosso; e che la guardava come si guardano i malati di mente e si dà loro l’illusione di crederli sani. |
||
Con un movimento rapido e sicuro si tirò sulle spalle il mantello che aveva lasciato rallentare, se lo chiuse sulla gola e parve accigliarsi per lo sforzo. Egli a sua volta |
Con un movimento rapido e sicuro si tirò sulle spalle il mantello che aveva lasciato rallentare, se lo chiuse sulla gola e parve accigliarsi per lo sforzo. Egli a sua volta sentì che bastava una parola imprudente per offenderla e farla andar via: allora disse: |
||
— Lei è ancora la bambina che cerca la collana come il simbolo della vita. Da adolescenti si sogna la vita come una festa in una grande città ove convengono i |
— Lei è ancora la bambina che cerca la collana come il simbolo della vita. Da adolescenti si sogna la vita come una festa in una grande città ove convengono i più ricchi del mondo: e si vorrebbe essere il ricco dei ricchi, il re della festa; e l’adolescenza è la più triste delle nostre stagioni appunto perchè l’istinto ci avverte che nulla di quanto sogniamo avverrà; o peggio an‐ |