Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/La nascita e l'evoluzione del Web/La fase sperimentale: differenze tra le versioni

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L’idea alla base era di unire tecnologie già esistenti, ma non ancora utilizzate insieme, in modo innovativo: una rete per connettere le macchine, un sistema dedicato per farle riconoscere ed un protocollo di comunicazione comune. Il Web si sarebbe quindi sviluppato sulla rete telematica Internet, evoluzione della nota [[w:ARPANET|ARPANET]]<ref>Acronimo di Advanced Research Projects Agency Network, rete sviluppata dall’agenzia [[w:Defense Advanced Research Projects Agency|DARPA]] (Defence Avanced Research Project Agency) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. </ref> nata nel 1969 il cui nodo più grande risiedeva proprio nel CERN, utilizzando il protocollo di trasmissione dati [[w:Suite di protocolli Internet|TCP/IP]]<ref>Acronimo di Transmission Control Protocol e Internet Protocol.</ref> ed il sistema [[w:Domain Name System|DNS]]<ref>Acronimo di Domain Name System.</ref> per localizzare in modo univoco i calcolatori, entrambe tecnologie introdotte nel 1983.
 
Si disponeva, così, dell’impalcatura tecnologica che avrebbe sorretto il Web ma mancava la definizione della tipologia di contenuti da veicolare tra le macchine interconnesse. La soluzione proposta da Berners-Lee fu innovativa e sortì effetti inaspettati. Riprendendo le teorie di [[w:Ted Nelson|Theodor Nelson]] sui documenti elettronici ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#NELSON 1965|NELSON 1965]]) ed adattandole alle caratteristiche della rete appena definita, pensò a strutture informative interpretabili dagli umani (in contrapposizione al ''[[w:Linguaggio macchina|linguaggio macchina]]'') tra loro collegate in maniera non sequenziale, ovvero gli ''ipertesti'' ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#BERNERS-LEE 1989|BERNERS-LEE 1989]]).
 
Merita osservare che il termine ipertesto fu coniato negli anni ’60 da Nelson per definire un sistema di idee interconnesse archiviabili in qualsiasi forma (testo, audio, immagine o video) e l’accezione considerata da Berners-Lee ne è la versione semplificata e decontestualizzata. Le teorie di Nelson, infatti, hanno manifestato un grosso limite di natura tecnica. Tanto onnicomprensiva è la definizione di ipertesto e tanto complessa la struttura reticolare per poterlo gestire che non è ancora possibile vederlo realizzato in pratica se non in minima parte (si pensi al quarantennale [[w:Progetto Xanadu|progetto Xanadu]]<ref>Teorizzato nel 1960 e mai divenuto realtà, il progetto Xanadu è un sistema di organizzazione, condivisione e archiviazione di documenti attraverso una rete globale di calcolatori. Tali documenti sono fra loro connessi attraverso collegamenti e ''transclusioni''. Queste ultime indicano un modo per includere parti di un documento all’interno di altri senza perdere il contesto corrente e mantenendo riconoscibili ed indipendenti le parti. </ref>). Berners-Lee ha avuto il merito di adattare il concetto di ipertesto al substrato tecnologico esistente passando dalle astrazioni concettuali a qualcosa di concreto e realizzabile.
 
La proposta fu quindi perfezionata definendo ciò che sarebbero state le caratteristiche peculiari del Web, ovvero una struttura non gerarchica, ubiquitaria ed incompleta costituita da nodi di testi (''[[w:Ipertesto|ipertesti]]'') e media (''[[w:Ipermedia|ipermedia]]'') attraverso i quali è possibile muoversi (''navigare'') ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#BERNERS-LEE 1990|BERNERS-LEE, CAILLIAU 1990]]). Ciò avrebbe permesso ai soggetti connessi la condivisione della conoscenza a livelli mai raggiunti in precedenza. Se già le prime reti di calcolatori nascevano per condividere informazioni, solo ora si disponeva di una rete globale su cui i dati si muovevano secondo modelli comuni e tra loro collegati.
 
Il 6 agosto 1991 vide la luce il primo sito Web ospitato sui server del CERN. Nella prima metà degli anni ’90 iniziò a diffondersi il Web negli ambienti universitari e di ricerca dove fu realizzato il primo programma multipiattaforma per la navigazione tra gli ipertesti (il ''[[w:Browser|browser]]'' [[w:Mosaic|Mosaic]] nel 1993). Il Web era pronto per abbandonare i confini dei laboratori e fare l’ingresso nel mercato globale.