Sommario della storia d'Italia/1516: differenze tra le versioni

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Lorenzo, dopo che fu stato malato tre mesi in Ancona, per la diligenzia de' medici fu libero, e tornato prima in Firenze, e poi andato verso il Borgo; ridusse in modo le genti sue, che li nimici cominciarono a temere. Accadde ancora, che Carlo e Francesco, come Principi grandi, non stavano senza sospetto l'uno dell'altro, e ciascuno di loro dubitava che Leone non tirasse l'altro alla volontà sua: e però ognuno di loro pensò essere il primo a levargli la guerra da dosso. E Carlo mandò in campo di Francesco Maria, don Ugo Moncada<ref>Hugo de Moncada (1466 - 1528) era un politico e condottiero militare spagnolo, di nobili origini, discendeva dai duchi di Bavaria, fu Vicerè di Napoli dal 1527 al 1528. ''N.d.C.''</ref>; e Francesco mandò a Roma monsignor dell'Escù, fratello d'Utrech, e don Ugo praticò con li fanti spagnuoli, che erono con Francesco Maria; e l'Escù fece tenere pratica co' Guasconi ed altri Franzesi che erono in quel campo. E finalmente, con certi danari che il Papa promisse all'una nazione ed all'altra, si venne a composizione, nella quale si dispose, che Francesco Maria lasciasse libero il ducato d'Urbino, e se ne potesse tornare sicuro a Mantoa; e seguiti questi effetti, ebbe fine una guerra che dette al Papa grandissimo travaglio e spesa, quale non si crederebbe.
 
E non ebbe solo Leone la guerra fuora, ma ancora in Roma, perchè scoperse una congiura di tre Cardinali, San Giorgio, Petrucci e Sauli, quali operavano levarlo di terra con veneno; e ritenuti in Castello, ed esaminati, confessorono che lo sapevano due altri Cardinali, Volterra e Adriano. Volterra in Consistorio non si scusò in tutto, nè accusò; ma subito che uscì di Palazzo, se ne andò a Fondi. Adriano, ancora lui, benchè il Papa gli volesse perdonare, si partì; e l'uno e l'altro di loro pagò certa somma di danari assai. Sauli, messo in carcere; dove in pochi mesi, per tedio o dolore, morì. Petrucci, deposto o incarcerato; e fu openione che in pochi giorni per forza fusse fatto morire.
 
Il Papa, dopo questo, cercò di fare una buona e solida amicizia con Francesco re di Francia; ed acciocchè tutto quello che era successo tra loro per il passato; si mettesse in oblivione, fece praticare che Lorenzo togliesse moglie in Francia; e si concinse il parentado per Francesco Vettori, che era oratore pe' Fiorentini appresso il Re, di Maddalena figiuola del conte Giovanni d'Alvernia, che era della stirpe di quello Gottifredi Buglioni che fece tante prove oltre al mare; e la sorella era maritata al duca d'Albania; ed erono due sorelle erede, che avevono, intra loro due, scudi diecimila d'entrata per anno; e Francesco aggiunse in dote a Lorenzo la Ducea di Lavaux, che volle fusse d'entrata di scudi cinquemila.