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conservarsi, tu dovrai ben provvedere, e guardarti che non avvenga, che quella provigione che si era riposta per un anno, in un solo mese sia consumata. E quando ti verranno portate le lane tu dovrai farne fare 1e vesti a tutti quelli, che ne hanno d’uopo, e quel grano che si ripone per cibo dovrai procurare diligentemente che si conservi per modo che riesca sempre grato a mangiarsi. Una poi delle molte cure che dovrai avere, ti parrà forse alquanto spiacevole perché infermandosi i servi a te stessa si spetterà di attendere che questi vengano diligentemente curati. Certo, diss’ella, che ciò non mi spiacerà, poichè quelli che per mia opera saranno stali curati con diligenza, me ne dovranno poi saper grado, e più benevoli che prima mi si renderanno. Allora, continuò Iscomaco, ammirando la sua risposta 1e dissi: appunto, o donna, per certe simili cure della regina delle api nell’arnia, così sono tutte le api verso di lei disposte, che quando ella si parte, niuna pensa di doverla abbandonare, ma tutte quante vogliono seguitarla. Quindi la mia donna soggiunse: assai mi farebbe meraviglia se veramente queste opere della regina delle api a te piuttosto non si dovessero rapportare, che a me, poichè il mio officio di custodire, e dispensare parrebbe, cred’io, da deridere se tu non avessi cura, che alcuna cosa venisse recata di fuori. E da deridere pure aarebbe, diss’io, il mio |
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conscrvarsi, tu dovrai ben provvedere, e guardarti |
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che non avvenga , che quella provigione che si era. |
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riposta per un anno ,in un solo mese sia consumata. |
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E quando ti verranno portate le lane tu dovrai fame |
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fare 1e vesti a tutti quelli, che ne hanno d’uopo, |
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e qucl grano che si ripone per cibo dovraiprocuraro |
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Iscomaco, ammirando la sua rieposta 1e disai: ap. |
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regina delle api.a te piuttosto non si dovessero rap- |
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porlare, che a me, poiché il mio officio di custodi- |
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