Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/573: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Alex_brollo: split
(Nessuna differenza)

Versione delle 23:22, 8 lug 2019

Scarse notizie accompagnano la fortuna di questa D. o. sulle nostre scene fino a mezzo l’ 800. Nel 1 820 la recita a Milano la Compagnia Alberti e Rosa (Seconda continuaz. della serie cronol. delle rappres. dei tea. di Mii, Milano, 1 82 1 , p. 1 1 4) ; una Comp. Majer, misera accolta di guitti, nel 1 822 a Fucecchio (Rasi, Il libro degli aneddoti. Firenze, 1908, p. 212). Dal 1844 r ha nel suo repertorio la Reale Sarda, certo interprete egregia Rosa Ro- magnoli (Costetti, op. cit., p. 144). Nella parte di Corallina emergono an- cora Rosa Bugamelli Sacchi e Maddalena Gallina (Rasi, I comici italiani, I, pp. 529, 976).

Della D. V. non si conoscono traduzioni. Venne però imitata e recitata a Vienna T anno 1 763 col titolo Das rachgierige Kammermddel. Fa p^u•te dell’ XI volume della rarissima e preziosa collezione Deutsche Schaubiihne zu ÌVien, edito nel 1 764. Al volume che del Nostro contiene ancora la Sposa persiana, la Dama prudente e la Serva amorosa, vanno innanzi i singoli argo- menti e li precede il seguente passo sul Goldoni : «Quest’undecima parte della D. S. z. W. contiene alcune commedie scelte, alcune proprio di mano del celebre signor Goldoni e tradotte dall’italiano, altre imitate da suoi lavori originali. Amanti e conoscitori del teatro recheranno subito un buon giudizio di queste commedie solo al leggere il nome del celebre Goldoni ; le cui opere teatrali son troppo note per abbisognare dei nostri elogi ».

Checché si pensi del valore della D. vendic, a nessuno di sicuro sfugge r importanza straordineu-ia del lungo discorso che la precede. I rapporti del Goldoni COI Medebac vi sono lumeggiati con si scrupolosa esattezza da tener persmo conto dei pranzi offerti dall’impresario al commediografo nei giorni di prova. Per l’ordine seguito dal poeta nel fornire al direttore le commedie pat- tuite, questa premessa è una miniera onde si giova oltremodo la cronologia, totalmente naufragata, si sa, nell’artistico caos delle Memorie.

La pubblicazione di quali versi meritò alla ventiduenne eccellenza del signor Catterin Cornerò, patrizio veneto la dedica d’un lavoro del grande riformatore ? E perchè il Goldoni non ripete il lusinghiero omaggio nell’edi- zione Pasquali, dove la D. v. non ha dedica alcuna ? Ci duole non poter sodisfare alla prima domanda. All’altra risponde forse, in qualche parte, la biografìa del dedicatcwio. Nacque Cattarin Corner, di Federigo da S. Cassan e di Cecilia Mocenigo, il 23 maggio del 1 732. Tutt’altro che «incapace di dare scandalo o mal esempio » come afferma il poeta, risulta dalle riferte del confidente Medri (Archivio di Stato di Venezia), lette da Giuseppe Ortolani, ch’egli nel ’55 menava vita allegra con ballerine e cantanti. Nel ’60 gli vien mosso appunto di mostrarsi a teatro con la divorziata Maffetti. E fin qui si potrà tacciare la degna spia di zelo troppo spinto ; ma nello stesso anno, forse, chi sa, la generosità e V animo benefico, di cui gli dà lode il Goldoni, l’aveano ridotto al punto di dar denaro falso a teatro, o cercar di non pagare. In ogni caso, più tardi o rinsavì o curò un po’ più le apparenze, perchè fu Podestà a Padova, Provveditore a Palma, Senatore e altro ancora. L’augurio dunque del Goldoni che già nel ’54 lo vedeva sull’orme dei genitori e degli avi suoi quella via calcando che ai sommi pesi ed ai sommi onori conduce, s’avverò. Del Corner si ha il testamento a stampa (1802), nel quale, tra altro, ordma ben 2000 messe. Forse non erano troppe.