Pagina:Vivanti - I divoratori, Firenze, Bemporad, 1922.djvu/170: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Divudi85: split
 
Divudi85 (discussione | contributi)
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione|158|{{Sc|annie vivanti}}|riga=si}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
le due brevi braccia in segno d'addio, e i riccioli ambrati le cadevano sugli occhi.


{{Pt|tava|agitava}} le due brevi braccia in segno d’addio, e i riccioli ambrati le cadevano sugli occhi.
— In vettura! — gridò il conduttore.


— In vettura! — gridò il conduttore.
— Saremo di ritorno dopo domani, — disse Nancy per la terza o quarta volta, — anzi, forse domani.


~Folse~ domani, — ripetè la piccola, che faceva sempre eco a quello che si diceva.
Saremo di ritorno dopo domani, — disse Nancy per la terza o quarta volta, anzi, forse domani.

— {{spaziato|Folse}} domani, — ripetè la piccola, che faceva sempre eco a quello che si diceva.


Nino si avvicinò alla finestra e stese la mano per toccare la manina della bimba.
Nino si avvicinò alla finestra e stese la mano per toccare la manina della bimba.


— Cosa dici tu? — chiese ridendo. — Domani? Ma tu non sai neppure quando sia domani.
— Cosa dici tu? — chiese ridendo. — Domani? Ma tu non sai neppure quando sia domani.


Anne-Marie lo guardò, seria... Nino sentiva nella sua mano il tepore di quella piccola mano imprigionata.
Anne-Marie lo guardò, seria... Nino sentiva nella sua mano il tepore di quella piccola mano imprigionata.


— Dunque, sentiamo: quando è domani, Anne-Marie?
— Dunque, sentiamo: quando è domani, Anne-Marie?


Anne-Marie lo guardò, grave e concentrata.
Anne-Marie lo guardò, grave e concentrata.


— Domani — disse — è quando... domani è quando mi daranno sempre tutto quello che voglio.
— Domani — disse — è quando... domani è quando mi daranno sempre tutto quello che voglio.


— Ahi, che giornata lontana! — disse Nancy, ridendo.
— Ahi, che giornata lontana! — disse Nancy, ridendo.


— Molto lontana! — disse la nonna.
— Molto lontana! — disse la nonna.


— Molto lontana, — fece eco la bimba.
— Molto lontana, — fece eco la bimba.


— Partenza! — gridò il conduttore.
— Partenza! — gridò il conduttore.


— Addio, Nancy! Addio, béby! — disse Valeria tremando un poco.
— Addio, Nancy! Addio, béby! — disse Valeria tremando un poco.


«Pronti!» S'udì il fischio e la campana.
«Pronti!» S’udì il fischio e la campana.


Il treno si muoveva e Nancy salutò colla mano.
Il treno si muoveva e Nancy salutò colla mano.


— Addio, mamma mia cara!
— Addio, mamma mia cara!


Valeria sentì nel cuore uno strappo strano e profondo.
Valeria sentì nel cuore uno strappo strano e profondo.


— Addio, Nancy! Addio, béby! Addio, miei due tesori!
— Addio, Nancy! Addio, béby! Addio, miei due tesori!


Il treno correva.
Il treno correva.


— Forse domani! — gridò ancora Nancy, sporgendosi dal finestrino.
— Forse domani! — gridò ancora Nancy, sporgendosi dal finestrino.


Poi si ritrasse, per paura che una scintilla volasse negli occhi alla piccina.
Poi si ritrasse, per paura che una scintilla volasse negli occhi alla piccina.
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:

<references/>