Pagina:Barrili - Castel Gavone.djvu/27: differenze tra le versioni
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per farne vivanda regalata al diavolo, tuo padrone. Va via, e vedi se |
per farne vivanda regalata al diavolo, tuo padrone. Va via, e vedi se |
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la Rosa ha in pronto la frittata. Perdonate, magnifici messeri! Quel |
la Rosa ha in pronto la frittata. Perdonate, magnifici messeri! Quel |
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Non dico che qualche volta.... Sicuro, i tempi son grami e le riprese |
Non dico che qualche volta.... Sicuro, i tempi son grami e le riprese |
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scarse; ma io ho sempre pagato volentieri la taglia, la decima, e |
scarse; ma io ho sempre pagato volentieri la taglia, la decima, e |
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tutte |
tutte l’altre gravezze.... perchè, già, il castello e la chiesa non |
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son mica fatti |
son mica fatti d’aria, e di qualcosa hanno pure a campare. |
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— Sta di buon animo! — disse gravemente il Picchiasodo. — Se tu hai |
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qualche volta mormorato del fisco, hai anche puntualmente pagato. La |
qualche volta mormorato del fisco, hai anche puntualmente pagato. La |
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penitenza cancella il peccato, e noi non ne diremo nulla al tuo ottimo |
penitenza cancella il peccato, e noi non ne diremo nulla al tuo ottimo |
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signore. Alla sua salute intanto, — aggiunse il solenne bevitore, — e |
signore. Alla sua salute intanto, — aggiunse il solenne bevitore, — e |
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ogni cosa gli vada |
ogni cosa gli vada com’io di gran cuor gli desidero. |
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— Non son genovesi! — notò mastro Bernardo tra sè. — Indi, a voce alta |
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proseguì: |
proseguì: |
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— Vedo che voi, magnifici messeri, siete amici del nostro Marchese, |
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che Iddio prosperi e innalzi su chi gli vuol male. Di certo siete qua |
che Iddio prosperi e innalzi su chi gli vuol male. Di certo siete qua |
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venuti per fargli una sorpresa.... |
venuti per fargli una sorpresa.... |
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— Vedi il destro arcadore! Ei l’ha imberciata alla prima. Sicuro, |
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siamo venuti a fargli una sorpresa, e sarà più contento egli di veder |
siamo venuti a fargli una sorpresa, e sarà più contento egli di veder |
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noi, che non tu di buscarti un genovino |
noi, che non tu di buscarti un genovino d’oro. |
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— Moneta del nemico, è sempre buona a pigliarsi; |
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