La fame del Globo/Cap. 4: differenze tra le versioni

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Possiamo sperare nel futuro, ma il faticoso recupero della produzione, dopo quattro anni deficitari, ci ricorda che l’equilibrio tra produzione e consumo di alimenti si realizza, ormai, nel confronto sempre più teso tra una domanda che continua a crescere impetuosa e una produzione che ansima: su decine di milioni di ettari la fertilità si deteriora, si dilata il cemento, le disponibilità d’acqua si contraggono.
 
'''Riso: si contraggono gli scambi'''
 
La seconda notizia è assai meno clamorosa: la riduzione delle quantità di riso esportate nel 2004 è stata di 400.000 tonnellate, per l’anno successivo è prevista di 900.000 tonnellate. Il commercio internazionale del riso supera ancora i 26 milioni di tonnellate: si è indotti a relegare i due dati tra le fluttuazioni che caratterizzano tutti gli scambi di derrate, a negare loro qualunque significato. Una riflessione sulle tendenze poliennali del quadro alimentare induce, tuttavia, a riconoscere nei due dati indizi di un fenomeno tutt’altro che privo di significato: se li connettiamo alla constatazione che l’Asia produce sempre più frumento e mais, e al rilievo che le produzioni di frumento e mais crescono, nel Continente, ad un ritmo assai più rapido di quello che conosce il riso, quei dati si rivelano elementi di un fenomeno che potrebbe produrre effetti capitali per gli equilibri del Pianeta.