Pagina:Camerini - Donne illustri, 1870.djvu/39: differenze tra le versioni

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}}{{Sc|elfino}}; io son figlia d’un pastore e il mio ingegno non ammaestrato in nessuna arte. Il Cielo e la Madre delle grazie si piacquero ad illuminare il mio basso stato. Ecco: mentre io parava i miei teneri agnelli e teneva il viso all’abbronzante calor del sole, la Madre di Dio degnò apparirmi, ed in una visione piena di maestà m’impose di abbandonare il mio vile ufficio e liberare il mio paese dalle calamità che lo travagliano. Mi promise il suo aiuto e mi affidò della riuscita. Ella si rivelò in tutta la sua gloria, e mentre prima io era bruna e nera, coi lucidi raggi ch’ella trasfuse in me, mi fe’ beata della bellezza’ che voi vedete. Fammi tutte le domande che vuoi ed io risponderò senza
}}{{Sc|elfino}}; io son figlia d’un pastore e il mio ingegno non fu ammaestrato in nessuna arte. Il Cielo e la Madre delle grazie si piacquero ad illuminare il mio basso stato. Ecco: mentre io parava i miei teneri agnelli e teneva il viso all’abbronzante calor del sole, la Madre di Dio degnò apparirmi, ed in una visione piena di maestà m’impose di abbandonare il mio vile ufficio e liberare il mio paese dalle calamità che lo travagliano. Mi promise il suo aiuto e mi affidò della riuscita. Ella si rivelò in tutta la sua gloria, e mentre prima io era bruna e nera, coi lucidi raggi ch’ella trasfuse in me, mi fe’ beata della bellezza’ che voi vedete. Fammi tutte le domande che vuoi ed io risponderò senza