Pagina:Della Croce - L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III, 1574.djvu/31: differenze tra le versioni
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{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Luigi Foſcari patrone del palagio, doue alloggiò vna di trecento. |
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{{VoceIndice|titolo=''Il reſto diſpenſato trà la famiglia del Prencipe, & officij di San Marco cioè a ſcudieri, Caualliere di Sua Serenità, portiero di colegio, Curſori, bollatore Ducale, Fanti de' Signori Capi, chi venti chi trenta è chi quaranta ſecondo l'eſſere, è conditione ſua, è parimenti à gli officiali, che ſeruirono al palagio Foſcari, compreſi ancora li ſcrittori, è poeti, che preſentorono alla ſudetta Maeſtà opere latine, è poeſie fatte in ſua lode, grandezza, è ſplendore: è quelli, che preſentorno pitture, & altre ſimili coſe, li Comici, che più volte gli diedero trattenimento, & appreſſo gli doni fatti a miniſtri, & officiali, che hebbero carico di ſeruirla pel camino da che cominciò ad entrare in queſto Dominio, che aſcendono alla ſumma di ſedeci mille ſcudi in circa.''|nodots|pagina=}} |
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⚫ | {{VoceIndice|titolo=''Il Signor Duca di Sauoia al partire ſuo fece anch'egli vno belliſſimo preſente alla moglie del Clariſſimo Luigi Mocenigo padrone della caſa: doue allogiò di vna cinta tutta gioielata di trenta roſſete d'oro, cadauna delle quali ha quattro perle, & vna gioia in mezo di valore di mille ottocento ſcudi in circa.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''Una colanna per uno di cento fatti quaranta nobili, che servirono sua Maestà nominati qui sotto.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''Al cavalliere Canale una di trecento.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Luigi Foscari patrone del palagio, dove alloggiò una di trecento.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Scipio Costanzo Capitano della sua guardia uno bacile, e boccale d'argento di trecento scuti con offerirsele appresso di farle liberare il Signor Giovan Tomaso suo unico figliuolo, che si trova hora schiavo del Turco.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''Alli alabardieri della sua guardia trecento scuti.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''Al mastro di casa cento.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''A tre gondole regie sesanta.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''In opere pie monasterij è poveri trecento cinquanta.''|nodots|pagina=}} |
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⚫ | {{VoceIndice|titolo=''Il resto dispensato trà la famiglia del Prencipe, et officij di San Marco cioè a scudieri, Cavalliere di Sua Serenità, portiero di colegio, Cursori, bollatore Ducale, Fanti de' Signori Capi, chi venti chi trenta è chi quaranta secondo l'essere, è conditione sua, è parimenti à gli officiali, che servirono al palagio Foscari, compresi ancora li scrittori, è poeti, che presentorono alla sudetta Maestà opere latine, è poesie fatte in sua lode, grandezza, è splendore: è quelli, che presentorno pitture, et altre simili cose, li Comici, che più volte gli diedero trattenimento, et appresso gli doni fatti a ministri, et officiali, che hebbero carico di servirla pel camino da che cominciò ad entrare in questo Dominio, che ascendono alla summa di sedeci mille scudi in circa.''|nodots|pagina=}} |
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{{VoceIndice|titolo=''Il Signor Duca di Savoia al partire suo fece anch'egli uno bellissimo presente alla moglie del Clarissimo Luigi Mocenigo padrone della casa: doue allogiò di una cinta tutta gioielata di trenta rossete d'oro, cadauna delle quali ha quattro perle, et una gioia in mezo di valore di mille ottocento scudi in circa.''|nodots|pagina=}} |
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