Pagina:Della Croce - L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III, 1574.djvu/31: differenze tra le versioni

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{{VoceIndice|titolo=''Vna colanna per vno di cento fatti quaranta nobili, che ſeruirono ſua Maeſtà nominati qui ſotto.''|nodots|pagina=}}
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{{VoceIndice|titolo=''Al caualliere Canale vna di trecento.''
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{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Luigi Foſcari patrone del palagio, doue alloggiò vna di trecento.
{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Luigi Foſcari patrone del palagio, doue alloggiò vna di trecento.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Scipio Coflango Capitano della fua guardia vno bacile, e boccale dargento di trecento /cuti con offerirfele appreffo di farle liberare il Signor Ciouan Tomafofuo vhico figliuolo, che fi tromborafcbiauo del Turco.
{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Scipio Coſtanzo Capitano della ſua guardia vno bacile, e boccale d'argento di trecento ſcuti con offerirſele appreſſo di farle liberare il Signor Giouan Tomaſo ſuo vnico figliuolo, che ſi troua hora ſchiauo del Turco.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''Alli alabardieri della fua guardia trecento cuti.
{{VoceIndice|titolo=''Alli alabardieri della ſua guardia trecento ſcuti.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''Alti trombetti nonanta.
{{VoceIndice|titolo=''Alli trombetti nonanta.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''Alli tarnbonfefanta., •All arfenale mille..
{{VoceIndice|titolo=''Alli tambori ſeſanta.''|nodots|pagina=}}
dl bucintoro ducente.


{{VoceIndice|titolo=''Alla Galea del Generale Sor ungo trecento, wtl mafiro di cffa cento.
{{VoceIndice|titolo=''All'arſenale mille.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''Al Credentiero cinquanta.
{{VoceIndice|titolo=''Al bucintoro ducento.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''A tre gondole regie fejanta.
{{VoceIndice|titolo=''Alla Galea del Generale Soranzo trecento.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''Alle altre crernegine dodici per vna.
{{VoceIndice|titolo=''Al maſtro di caſa cento.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''Alti mufici trecento.
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{{VoceIndice|titolo=''Alla fua ’Pavoccbiacento. & •A quéUadeW Ambafciatorefuo altrlcento.
{{VoceIndice|titolo=''A tre gondole regie ſeſanta.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''In opere pi e monaflerij è porteti trecento cinquanta.
{{VoceIndice|titolo=''Alle altre cremegine dodici per vna.''|nodots|pagina=}}


{{VoceIndice|titolo=''Alli muſici trecento.''|nodots|pagina=}}
{{VoceIndice|titolo=''rcfto dijpenfato tra la famiglia del Trencipe, & officifdi San Marco thè a cudieri, Caualliere di Sua Serenità, portiera di colegio, Curfori, bollatore Ducale, Fanti de Signori Capi,chi venti chi trenta è chi quaranta fecondo l ejfere, è conditione fua, è parimenti à gli officiali, che feruirono al palagio Fofcari, comprefi ancora liferittori, /poeti, che prefentorono alla fudetta Maefià opere latine, è poefie fatte in fua lode, grandegga, è ffilendore: è quelli, che prefentorno pitture, & altre Cimili cofe, li Comici, che più volte gli diedero trattenimento, & appreffo gli doni fatti a miniflri, gir officiali, che bebbero carico di feruirla pel camino da che cominciò ad entrare inquefto Dominio, che afeendono alla fumma di fedeci mille feudi in circa.


{{VoceIndice|titolo=''Alla ſua Parocchia cento. &''|nodots|pagina=}}
{{VoceIndice|titolo=''il Signor Duca di Sauoia al partire fuo fece anch’egli vno bellijfmo prefentc alla moglie del Clarìjfmo Luigi Mocenigo padrone della cafa: doue allogio di vna cinta tutta gioielata di trenta roffete dioro /, cadauna delle quali ha quattro perle, & vna gioia in megp divaìorc di rrùllè ottocento feudi m circa.

{{VoceIndice|titolo=''A quella dell'Ambaſciatore ſuo altri cento.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''In opere pie monaſterij è poueri trecento cinquanta.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Il reſto diſpenſato trà la famiglia del Prencipe, & officij di San Marco cioè a ſcudieri, Caualliere di Sua Serenità, portiero di colegio, Curſori, bollatore Ducale, Fanti de' Signori Capi, chi venti chi trenta è chi quaranta ſecondo l'eſſere, è conditione ſua, è parimenti à gli officiali, che ſeruirono al palagio Foſcari, compreſi ancora li ſcrittori, è poeti, che preſentorono alla ſudetta Maeſtà opere latine, è poeſie fatte in ſua lode, grandezza, è ſplendore: è quelli, che preſentorno pitture, & altre ſimili coſe, li Comici, che più volte gli diedero trattenimento, & appreſſo gli doni fatti a miniſtri, & officiali, che hebbero carico di ſeruirla pel camino da che cominciò ad entrare in queſto Dominio, che aſcendono alla ſumma di ſedeci mille ſcudi in circa.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Il Signor Duca di Sauoia al partire ſuo fece anch'egli vno belliſſimo preſente alla moglie del Clariſſimo Luigi Mocenigo padrone della caſa: doue allogiò di vna cinta tutta gioielata di trenta roſſete d'oro, cadauna delle quali ha quattro perle, & vna gioia in mezo di valore di mille ottocento ſcudi in circa.''|nodots|pagina=}}
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{{smaller|[versione critica]}}
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{{Centrato|{{larger|Li doni, e presenti fatti d'ordine suo}}}}
{{Centrato|{{larger|sono stati questi.}}}}

{{VoceIndice|titolo=''Una colanna per uno di cento fatti quaranta nobili, che servirono sua Maestà nominati qui sotto.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Al cavalliere Canale una di trecento.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Luigi Foscari patrone del palagio, dove alloggiò una di trecento.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Al Signor Scipio Costanzo Capitano della sua guardia uno bacile, e boccale d'argento di trecento scuti con offerirsele appresso di farle liberare il Signor Giovan Tomaso suo unico figliuolo, che si trova hora schiavo del Turco.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Alli alabardieri della sua guardia trecento scuti.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Alli trombetti nonanta.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Alli tambori sesanta.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''All'arsenale mille.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Al bucintoro ducento.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Alla Galea del Generale Soranzo trecento.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Al mastro di casa cento.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Al Credentiero cinquanta.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''A tre gondole regie sesanta.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Alle altre cremegine dodici per una.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Alli musici trecento.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Alla sua Parocchia cento. et''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''A quella dell'Ambasciatore suo altri cento.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''In opere pie monasterij è poveri trecento cinquanta.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Il resto dispensato trà la famiglia del Prencipe, et officij di San Marco cioè a scudieri, Cavalliere di Sua Serenità, portiero di colegio, Cursori, bollatore Ducale, Fanti de' Signori Capi, chi venti chi trenta è chi quaranta secondo l'essere, è conditione sua, è parimenti à gli officiali, che servirono al palagio Foscari, compresi ancora li scrittori, è poeti, che presentorono alla sudetta Maestà opere latine, è poesie fatte in sua lode, grandezza, è splendore: è quelli, che presentorno pitture, et altre simili cose, li Comici, che più volte gli diedero trattenimento, et appresso gli doni fatti a ministri, et officiali, che hebbero carico di servirla pel camino da che cominciò ad entrare in questo Dominio, che ascendono alla summa di sedeci mille scudi in circa.''|nodots|pagina=}}

{{VoceIndice|titolo=''Il Signor Duca di Savoia al partire suo fece anch'egli uno bellissimo presente alla moglie del Clarissimo Luigi Mocenigo padrone della casa: doue allogiò di una cinta tutta gioielata di trenta rossete d'oro, cadauna delle quali ha quattro perle, et una gioia in mezo di valore di mille ottocento scudi in circa.''|nodots|pagina=}}
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