Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/378: differenze tra le versioni
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 100% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
chi stima che le Colonne siano Calpe ed Abila, che è un monte di Libia opposto a Calpe, e situato secondo |
chi stima che le Colonne siano Calpe ed Abila, che è un monte di Libia opposto a Calpe, e situato secondo |
||
{{AutoreCitato|Eratostene|Eratostene}} fra’ Metagoni, schiatta di nomadi. Altri le crede invece quelle due isolette cbe stanno presso ai monti già |
{{AutoreCitato|Eratostene|Eratostene}} fra’ Metagoni, schiatta di nomadi. Altri le crede invece quelle due isolette cbe stanno presso ai monti già mentovati, ed una delle quali è chiamata isola di Giunone. Anche {{AutoreCitato|Artemidoro di Efeso|Artemidoro}} parla dell’isola di Giunone e del suo tempio, ma nega che ne sussista alcun’altra, nè il monte Abila nè la gente dei Metagoni. Alcuni poi riferiscono a que’ luoghi le Plancte e le Simplegadi<ref>Le prime erano gli scogli dello stretto di Sicilia, le altre quelli del Bosforo di Tracia per entrare nel Ponto Eussino. (G.)</ref>, e tengono che queste siano le Colonne da {{AutoreCitato|Pindaro|Pindaro}} denominate ''Porte Gaditane'', affermando che furon l’ultimo punto a cui Ercole giunse. Del resto {{AutoreCitato|Dicearco da Messina|Dicearco}}, Eratostene, {{AutoreCitato|Polibio|Polibio}} e la maggior parte degli scrittori greci sogliono collocar le Colonne vicino allo stretto; ma gli abitanti d’Iberia e di Libia affermano che sotto quel nome debba intendersi Gadi; perchè i luoghi intorno allo stretto non rendono punto immagine di colonne. V’ha eziandio chi vuol cbe s’intendano le colonne di bronzo di otto cubiti che sono nel tempio d’Ercole in Gadi, su le quali sta inscritto quanto fu speso nella fondazione del tempio stesso. Queste (dicono essi) son quelle colonne alle quali pervenivano i navigatori come ad ultimo punto dei loro viaggi, ed avendo in costume di far quivi sagrifizii ad Ercole, s’adoperarono a diffondere |
||
denominate ''Porte Gaditane'', affermando che furon l’ultimo punto a cui Ercole giunse. Del resto {{AutoreCitato|Dicearco da Messina|Dicearco}}, Rratostene, {{AutoreCitato|Polibio|Polibio}} e la maggior parte degli scrittori greci sogliono collocar le Colonne vicino allo stretto; ma gli abitanti d’Iberia e di Libia affermano che sotto quel nome debba intendersi Gadi; perchè i luoghi intorno allo stretto non rendono punto immagine di colonne. V’ha eziandio chi vuol cbe s’intendano le colonne di bronzo di otto cubiti che sono nel tempio d’Ercole in Gadi, su le quali sta inscritto quanto fu speso nella fondazione del tempio stesso. Queste (dicono essi) son quelle colonne alle quali pervenivano i navigatori come ad ultimo punto dei loro viaggi, ed avendo in costume di far quivi sagrifizii ad Ercole, s’adoperarono a diffondere |
|||
<ref follow="p377">sotto il nome di Trafalgar, che per |
<ref follow="p377">sotto il nome di Trafalgar, che per testimonianza di Mela fu detto ''Promontorio di Giunone'': la terza approdò all’isola in cui fabbricò Gadi.</ref> |