Pagina:Angeli - Roma, parte I - Serie Italia Artistica, Bergamo, 1908.djvu/47: differenze tra le versioni
Ac |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 100% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 22: | Riga 22: | ||
}} |
}} |
||
L’importanza che ben presto acquistò il santuario tiberino, fece sì che presto fu unito alle due sponde da ponti di pietra. I primitivi ponti di Roma erano stati |
L’importanza che ben presto acquistò il santuario tiberino, fece sì che presto fu unito alle due sponde da ponti di pietra. I primitivi ponti di Roma erano stati costruiti in legname perchè si potessero più facilmente distruggere all’avvicinarsi del nemico, ed è nota la favola del ponte Sublicio innalzato dal re Anco Marzio e difeso da Orazio Coclite contro l’intiero esercito degli Etruschi. Ma già fin dall’anno 179 prima dell’Era volgare, i due consoli Marco Nobiliore e Fulvio Emilio Lepido avevano innalzato i piloni di quel ponte Emilio che completato trenta anni più tardi da Scipione Africano e da Mummio Acaio, rimase in uso fino al 1598, epoca in cui una piena del Tevere non lo rovinò definitivamente. Più fortunati, |