Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/42: differenze tra le versioni
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⚫ | — Chi le dice che io non apprezzo i sardi? Tutt’altro! Ma voi potreste fare più di quel che fate; voi siete indolenti: vi lasciate togliere il pane dalle mani, senza protestare. Chi, per esempio, si porta via i tesori delle vostre miniere, dei vostri mari, dei vostri boschi? Basta che uno straniero venga in Sardegna per diventar ricco. Si direbbe che la vostra è una terra di conquista. |
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⚫ | — Chi le dice che io non apprezzo i sardi? |
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Ma Predu Maria, che pensava ai casi suoi, preoccupato dalla sua idea fissa riprese: |
Ma Predu Maria, che pensava ai casi suoi, preoccupato dalla sua idea fissa riprese: |
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— Senta, se le dicessero: il Dejana è talmente onesto che ha rifiutato una vera fortuna solo perchè non gli sembrava lecita, lo crederebbe lei? Son certo, non lo crederebbe! Eppure è |
— Senta, se le dicessero: il Dejana è talmente onesto che ha rifiutato una vera fortuna solo perchè non gli sembrava lecita, lo crederebbe lei? Son certo, non lo crederebbe! Eppure è vero.... e non più tardi d’oggi! |
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Egli sollevò bruscamente la testa e fissò Bruno: e gli sembrò che un sorriso |
Egli sollevò bruscamente la testa e fissò Bruno: e gli sembrò che un sorriso {{Pt|iro-|}} |
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