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Per accedere al suo sepolcro funebre, Adriano pensò anche di edificare un ponte monumentale che riunisse al Campo Marzio la sponda trasteverina. E fu veramente
Per accedere al suo sepolcro funebre, Adriano pensò anche di edificare un ponte monumentale che riunisse al Campo Marzio la sponda trasteverina. E fu veramente
un accesso trionfale, degno complemento estetico del mausoleo. Si componeva in origine di otto grandi arcate di travertino ed era decorato sui parapetti da statue
un accesso trionfale, degno complemento estetico del mausoleo. Si componeva in origine di otto grandi arcate di travertino ed era decorato sui parapetti da statue
decorative. Dal nome stesso dell’imperatore — Elio Adriano -4?^ fu detto Ponte Elio ed è, dei ponti imperiali, l’unico che sia giunto fino a noi. Ridotto, nella sistemazione
decorative. Dal nome stesso dell’imperatore — Elio Adriano fu detto Ponte Elio ed è, dei ponti imperiali, l’unico che sia giunto fino a noi. Ridotto, nella sistemazione
delle sponde fluviali, a sole cinque arcate e rimpicciolite le due laterali <1 2
delle sponde fluviali, a sole cinque arcate e rimpicciolite le due laterali<ref>Durante i lavori del Lungo Tevere furono ritrovati gli arconi primitivi e scioccamente distrutti. </ref> subì nelle decorazioni molti cambiamenti, ma durante tutto il medio evo il Ponte Elio rimase il ponte per eccellenza e l’unico accesso diretto fra la città e la basilica dell’apostolo Pietro.
subì nelle decorazioni molti cambiamenti, ma durante tutto il medio evo il Ponte Elio rimase il ponte per eccellenza e l’unico accesso diretto fra la città e la basilica dell’apostolo Pietro.


Abbiamo veduto dunque come l’architettura giungesse sotto il governo di Adriano al suo più alto grado di splendore. La scultura, invece, si era fermata sotto
Abbiamo veduto dunque come l’architettura giungesse sotto il governo di Adriano al suo più alto grado di splendore. La scultura, invece, si era fermata sotto
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unica cifra, dove la snellezza ed il naturalismo di un tempo cedono a un principio di manierismo che andrà ormai aumentando di anno in anno. La testa colossale di
unica cifra, dove la snellezza ed il naturalismo di un tempo cedono a un principio di manierismo che andrà ormai aumentando di anno in anno. La testa colossale di
Adriano al Vaticano ci dimostra già come per far grande si trascurassero quelle preziose qualità di analisi psicologica che avevano resa così interessante l’arte romana.
Adriano al Vaticano ci dimostra già come per far grande si trascurassero quelle preziose qualità di analisi psicologica che avevano resa così interessante l’arte romana.
I bassorilievi che adornavano l’arco di trionfo dell’imperatore — arco che sorgeva sulla via Flaminia, di fronte all’Ara pads e che fu distrutto per ragioni di viabilità in pieno secolo XVII — ci fanno vedere la degenerazione di questa scultura storica che abbiamo potuto ammirare nella sua ascensione dai monumenti di
I bassorilievi che adornavano l’arco di trionfo dell’imperatore — arco che sorgeva sulla via Flaminia, di fronte all’Ara pads e che fu distrutto per ragioni di viabilità in pieno secolo XVII — ci fanno vedere la degenerazione di questa scultura storica che abbiamo potuto ammirare nella sua ascensione dai monumenti di Augusto a quelli di Traiano. E finalmente i simulacri di quell’Antinoo, che fu la più ardente passione di un sovrano pur così diverso dai suoi predecessori, ci mettono innanzi le forme fredde, compassate e vorrei dire accademiche di un ellenismo artificioso, voluto dal sovrano e non sentito più da nessuno.

Augusto a quelli di Traiano. E finalmente i simulacri di quell’Antinoo, che fu la più ardente passione di un sovrano pur così diverso dai suoi predecessori, ci mettono
innanzi le forme fredde, compassate e vorrei dire accademiche di un ellenismo artificioso, voluto dal sovrano e non sentito più da nessuno.
Ma l’arte romana aveva oramai compiuta la sua parabola ascendente. D’ora innanzi troveremo solo i progressi di quella decadenza che doveva lanciare gli ultimi
Ma l’arte romana aveva oramai compiuta la sua parabola ascendente. D’ora innanzi troveremo solo i progressi di quella decadenza che doveva lanciare gli ultimi
bagliori della sua luce agonizzante e prossima a estinguersi, sotto Costantino Augusto, il distruttore della potenza dì Roma.
bagliori della sua luce agonizzante e prossima a estinguersi, sotto Costantino Augusto, il distruttore della potenza dì Roma.


(2) Durante i lavori del Lungo Tevere furono ritrovati gli arconi primitivi e scioccamente distrutti.