Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/148: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Divudi85: split
 
Divudi85 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||— 142 —|}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{ct|f=100%|t=3|v=2|XIV.}}
<nowiki />

{{ct|f=100%|t=1|v=1|XIV.}}
Egli intanto se ne tornò difilato sulla montagna, e non sapeva se doveva ridere o piangere delle sue avventure. Per sfogarsi imprecava ad alta voce, e dava calci ai sassolini che saltellavano un po' sul sentiero scosceso e gli ricadevano sui piedi. Egli brontolava e pareva si rivolgesse ai sassolini.
Egli intanto se ne tornò difilato sulla montagna, e non sapeva se doveva ridere o piangere delle sue avventure. Per sfogarsi imprecava ad alta voce, e dava calci ai sassolini che saltellavano un po' sul sentiero scosceso e gli ricadevano sui piedi. Egli brontolava e pareva si rivolgesse ai sassolini.


Riga 8: Riga 6:
Appena arrivato andò nella dispensa e si fece dare un po' d'acquavite; poi si sdraiò dietro la tettoia e si addormentò. Sognò di trovarsi nell'alberguccio, dove Marielène ancora piccola serviva gli avventori vestiti da rozzi borghesi e i negozianti di bestiame dal corpetto di velluto e i calzoni d'orbace.
Appena arrivato andò nella dispensa e si fece dare un po' d'acquavite; poi si sdraiò dietro la tettoia e si addormentò. Sognò di trovarsi nell'alberguccio, dove Marielène ancora piccola serviva gli avventori vestiti da rozzi borghesi e i negozianti di bestiame dal corpetto di velluto e i calzoni d'orbace.


Egli beveva acquavite, anzi ne aveva bevuta già tanta che non poteva più muoversi e neppure sollevare le palpebre. Un'angoscia cupa gli pesava sul cuore. Udiva l'urlo del patrigno e sentiva i passi di Marielène che correva spaurita per avver
Egli beveva acquavite, anzi ne aveva bevuta già tanta che non poteva più muoversi e neppure sollevare le palpebre. Un'angoscia cupa gli pesava sul cuore. Udiva l'urlo del patrigno e sentiva i passi di Marielène che correva spaurita per {{Pt|avver-|}}