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l’età meccanicistica della scienza, e l’aprirsi d’un’era nuova.


{{Pt|l’età|dell’età}} meccanicistica della scienza, e l’aprirsi d’un’era nuova.
La teoria originale di Planck non andava più oltre del suggerire che la natura procede a scatti come le sfere d’un orologio. Ora, sebbene non proceda in modo continuo, un orologio è d’origine puramente meccanica, e segue assolutamente la legge di causalità. Einstein mostrò nel 1917 che la teoria fondata da Planck parve, a prima vista almeno, che producesse conseguenze più rivoluzionarie della pura discontinuità. Sembrò che detronizzasse la legge di causalità dalla posizione che sino allora aveva avuto come guida di tutti i fenomeni naturali. La vecchia scienza aveva con fiducia proclamato che la natura può seguire solo una via, segnata dal principio alla fine con una catena continua di cause ed effetti; lo stato A succede inevitabilmente allo stato B. Finora invece la nuova scienza è stata solamente capace di dire che lo stato A può essere seguito dallo stato B o C o D o da innumerevoli altri. Può essere, è vero, che B sia più probabile che C, D; si può sempre specificare la relativa probabilità degli stati B, C e D.


La teoria originale di Planck non andava più oltre del suggerire che la natura procede a scatti come le sfere d’un orologio. Ora, sebbene non proceda in modo continuo, un orologio è d’origine puramente meccanica, e segue assolutamente la legge di causalità. {{AutoreCitato|Albert Einstein|Einstein}} mostrò nel 1917 che la teoria fondata da Planck parve, a prima vista almeno, che producesse conseguenze più rivoluzionarie della pura discontinuità. Sembrò che detronizzasse la legge di causalità dalla posizione che sino allora aveva avuto come guida di tutti i fenomeni naturali. La vecchia scienza aveva con fiducia proclamato che la natura può seguire solo una via, segnata dal principio alla fine con una catena continua di cause ed effetti; lo stato A succede inevitabilmente allo stato B. Finora invece la nuova scienza è stata solamente capace di dire che lo stato A può essere seguito dallo stato B o C o D o da innumerevoli altri. Può essere, è vero, che B sia più probabile che C, D; si può sempre specificare la relativa probabilità degli stati B, C e D.
Ma, appunto perchè è da parlarsi in termini di probabilità, non si può predire con certezza che stato seguirà a un altro. È una questione che giace sulle ginocchia degli dei, quali che essi siano.
Ma, appunto perchè è da parlarsi in termini di probabilità, non si può predire con certezza che stato seguirà a un altro. È una questione che giace sulle ginocchia degli dei, quali che essi siano.