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la dedizione completa; esigeva ogni ora della sua giornata, ogni pensiero della sua mente. Nulla all'infuori di lei doveva più esistere: nè il passato, nè il presente, nè l'avvenire.
la dedizione completa; esigeva ogni ora della sua giornata, ogni pensiero della sua mente. Nulla all’infuori di lei doveva più esistere: nè il passato, nè il presente, nè l’avvenire.
Quanto al suo lavoro, egli quasi non osava più parlarne. Ella gli aveva vietato di frequentare gli studi dei colleghi; gli aveva vietato di aver modelle; gli aveva vietato di far ritratti di donne - e financo di uomini, perchè questi potevano condurre nello studio le loro mogli o le loro figlie o le loro amanti.

D'altronde, come avrebbe egli potuto lavorare nell'atmosfera di febbrile irrequietezza ch'essa gli creava d'intorno?
Quanto al suo lavoro, egli quasi non osava più parlarne. Ella gli aveva vietato di frequentare gli studi dei colleghi; gli aveva vietato di aver modelle; gli aveva vietato di far ritratti di donne e financo di uomini, perchè questi potevano condurre nello studio le loro mogli o le loro figlie o le loro amanti.
Ad ogni istante, a qualsiasi ora del giorno, ella lo mandava a chiamare; gli telefonava; gli scriveva. Oppure arrivava lei stessa nello studio, perturbante e tempestosa, coi suoi sorrisi e le sue collere, le sue recriminazioni e le sue carezze; coi suoi profumi, colle sue eccentricità, colle sue snervanti storie d'avventure capitatele per via. Allora bisognava lasciar lì tutto e occuparsi esclusivamente di lei. Bisognava farle delle scene di gelosia perchè lei, a sua volta, non gliene facesse...

Oppure, se lei non veniva, se non lo chiamava, se non gli mandava a dir nulla - era lui che, inquieto, sospettoso, abbandonava
D’altronde, come avrebbe egli potuto lavorare nell’atmosfera di febbrile irrequietezza ch’essa gli creava d’intorno?

Ad ogni istante, a qualsiasi ora del giorno, ella lo mandava a chiamare; gli telefonava; gli scriveva. Oppure arrivava lei stessa nello studio, perturbante e tempestosa, coi suoi sorrisi e le sue collere, le sue recriminazioni e le sue carezze; coi suoi profumi, colle sue eccentricità, colle sue snervanti storie d’avventure capitatele per via. Allora bisognava lasciar lì tutto e occuparsi esclusivamente di lei. Bisognava farle delle scene di gelosia perchè lei, a sua volta, non gliene facesse...

Oppure, se lei non veniva, se non lo chiamava, se non gli mandava a dir nulla era lui che, inquieto, sospettoso, abbandonava
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