Pagina:Tosi - La libreria, dialogo, Roma, Salomoni, 1765.djvu/5: differenze tra le versioni

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{{Capolettera|[[File:Tosi - La libreria, dialogo, Roma, Salomoni, 1765 (page 5 crop).jpg|100px|S]]|}} ''Embrerà cosa strana, ch’io favellar faccia di filologiche facoltà, e di mille differenti cose un muto Scrittoio, ed una insensata Tabacchiera. Ma: e' non facean forse lo stesso e ''Luciano'', e ''Seneca'', ed altri celebri Filosofanti? Davano moto e lingua a Lettere, Lucerne, Calamaj, cui mettevano in bocca chechè saltò loro in cervello. Non potrò dunque io pure della medesima, guisa dire ciò che mi cade in acconcio? Il nostro deliziosissimo Maestro ''Doni'' poi forniva dè’ graziosi discorsi su quanto gli venia in capo, o gli andava a grado di spiattellare: E nogl’intitolò poscia grilli, farfalle, farfalloni, quasi fosser codesti i parlanti? Che anzi: non usava egli di consacrarli spessissimo a persone d'inclito Lignaggio e d’alto''

{{Capolettera|[[File:Tosi - La libreria, dialogo, Roma, Salomoni, 1765 (page 5 crop).jpg|100px|S]]|}} ''Embrerà cosa strana, eh’ io favellar faccia di filologiche facoltà, e di mille differenti cofe un muto Scrittoio, ed unainfenfata Tabacchiera. Ma: e' non facean forfè lo fieffo e ''Luciano'', e ''Seneca'', ed altri celebri Filofofanti? Davano moto e lingua a Lettere, Lucerne, Calamaj, cui mettevano in bocca chechè faltò loro in cervello. Non potrò dunque io pure della medefima, gaifa dire ciò che mi cade in acconcio? il noflro deliziosissimo Maestro ''Doni'' poi forniva dé’graziofi difcorfi fu quanto gli venia in capo, o gli andava a grado di fpiattellare: E nogl’intitolò pofcia grilli, farfalle, farfalloni, quafi foffer codefli i parlanti? Che anzi: non ufava egli di confaerarli fpeffiffimo a perfone d'inclito Lignaggio e d’alto''