Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/308: differenze tra le versioni
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— Io non temo per la mia vita,» rispos’egli; «Dio, se vuole, saprà conservarla; in lui solo ora ripongo ogni mia speranza. |
— Io non temo per la mia vita,» rispos’egli; «Dio, se vuole, saprà conservarla; in lui solo ora ripongo ogni mia speranza. |
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«— In tal caso,» soggiunsero quelli, «voi dovete trionfare dell’usurpatore, che ripone la sua fiducia soltanto negli uomini. Circa a noi, siamo pronti a tentar tutto, ed a versare per voi l’ultima stilla del nostro sangue. Noi siamo i più intimi confidenti dell’usurpatore: vi faremo entrare nella città, e vi terremo nascosto finché sia tempo di mostrarvi. — |
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«Il principe s’abbandonò alla fedeltà di quegli ufficiali, e disse loro di fare tutto quello che il cielo e |
«Il principe s’abbandonò alla fedeltà di quegli ufficiali, e disse loro di fare tutto quello che il cielo e |