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perciò che quello di gran lunga ogni mio poter sormonta. E conoscendo quanto m’amate, io vi prego che mi facciate una grazia
NOVELLA XXVII
che sará per ubligarmi piú, se piú si può. Voi la vostra mercé
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avete per me fatto piú assai che io stesso fatto non averei. Sarete adunque contento ri menar questa mia signora a casa sua
perciò che quello di gran lunga ogni mio poter sormonta. E co¬
e farle quella compagnia che a una vostra sorella fareste, imperò che durissimo mi è vedermi da lei sprezzare, che io piú
noscendo quanto m’amate, io vi prego che mi facciate una grazia
che la vita amo, ma m’è molto piú grave e noioso vederla per
che sarà per ubligarmi più, se più si può. Voi la vostra mercé
me in doglia. Pertanto, a fine che ella de la sua pena piú tormento in me non accresca, vada ove piú le piace. Ché io a
avete per me fatto più assai che io* stesso fatto non averei. Sa¬
rete adunque contento ri menar questa mia signora a casa sua
e farle quella compagnia che a una vostra sorella fareste, im¬
però che durissimo mi è vedermi da lei sprezzare, che io più
che la vita amo, ma m’è molto più grave e noioso vederla per
ine in doglia. Pertanto, a fine che ella de la sua pena più tor¬
mento in me non accresca, vada ove più le piace. Ché io a
finire i miei brevi giorni in questa selvaggia caverna resterò con
finire i miei brevi giorni in questa selvaggia caverna resterò con
questa contentezza che ella sia fuor di travaglio. — Mirabilis¬
questa contentezza che ella sia fuor di travaglio. — Mirabilissime sono le forze de l’amore quando egli adoperar le vuole, e
spesso le cose che paiono impossibili fa lievi e facili. La giovane, che tanta servitú e tanta miseria in quanta vedeva il suo
sime sono le forze de l’amore quando egli adoperar le vuole, e
spesso le cose che paiono impossibili fa lievi e facili. La gio¬
vane, che tanta servitù e tanta miseria in quanta vedeva il suo
amante e la morte che innanzi agli occhi volar si vedeva non
amante e la morte che innanzi agli occhi volar si vedeva non
avevano potuto piegare, a queste ultime parole di don Diego,
avevano potuto piegare, a queste ultime parole di don Diego,
aperti gli occhi de l’intelletto, l’aspra sua durezza ruppe, e co¬
aperti gli occhi de l’intelletto, l’aspra sua durezza ruppe, e conosciuta la vera fede e fermezza de l’amante, a quello si gettò
al collo ed amaramente piangendo stette buona pezza senza poter dir parola; poi basciandolo gli chiedeva perdono. Qual fosse
nosciuta la vera fede e fermezza de l’amante, a quello si gettò
al collo ed amaramente piangendo stette buona pezza senza po¬
ter dir parola; poi basciandolo gli chiedeva perdono. Qual fosse
in quel punto l’allegrezza di don Diego, pensilo chi ama e a
in quel punto l’allegrezza di don Diego, pensilo chi ama e a
simil affanno si trovasse. Fu di tutti insieme il piacer gran¬
simil affanno si trovasse. Fu di tutti insieme il piacer grandissimo. In quel punto medesimo il signor Roderico, consultato
dissimo. In quel punto medesimo il signor Roderico, consultato
il tutto con don Diego e con la giovane, mandò un suo fidato
il tutto con don Diego e con la giovane, mandò un suo fidato
a le due madri, da le quali era conosciuto, e loro mandò a dir
a le due madri, da le quali era conosciuto, e loro mandò a dir
quanto intendeva che si facesse. Dapoi di brigata desinarono,
quanto intendeva che si facesse. Dapoi di brigata desinarono,
e dopo il desinare montarono a cavallo e in quattro di arriva¬
e dopo il desinare montarono a cavallo e in quattro di arrivarono al luogo del signor Roderico. Le due madri avuta la buona
nuova dei figliuoli ed inteso l’animo loro cominciarono a dar
rono al luogo del signor Roderico. Le due madri avuta la buona
voce che don Diego e Ginevra la bionda si fossero di consentimento l’un de l’altro partiti e stati ad un castello del signor
nuova dei figliuoli ed inteso l'animo loro cominciarono a dar
Roderico, ove insieme s’erano maritati. E cosí diedero ordine
voce che don Diego e Ginevra la bionda si fossero di consen¬
timento l'un de l’altro partiti e stati ad un castello del signor
Roderico, ove insieme s'erano maritati. E cosi diedero ordine
a far le nozze sontuose e belle con grandissimi apparati come
a far le nozze sontuose e belle con grandissimi apparati come
a la nobiltà e ricchezza loro era conveniente. Dato adunque
a la nobiltá e ricchezza loro era conveniente. Dato adunque
ordine al tutto, andarono i dui amanti col signor Roderico al
ordine al tutto, andarono i dui amanti col signor Roderico al