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CAPITOLO IX
IX Ultime manifestazioni parlamentari del Gabinetto Boselli Dal 13 luglio 1917, giorno in cui chiuse i suoi lavori delle tornate estive, fino al 16 ottobre successivo, nel quale la Camera riprese i suoi lavori, importanti avvenimenti si erano verificati, sia nel campo militare che in quello politico. Ricordiamo: il brillante inizio e poi il fallimento dell’olfensiva del Generale Brusiloff; lo svolgimento doloroso della rivoluzione russa; la liberazione della Galizia e della Bucovina da parte degli austro-tedeschi; i progressi di questi in Romania; il ritorno, dopo ciò, del centro di gravità della guerra in Occidente; l’undicesima battaglia dell’Isonzo, con la brillante conquista, da parte nostra, dell’Altipiano di Bainsizza; i notevoli successi dei franco-inglesi in Francia e nel Belgio. Nel campo diplomatico ricordiamo che il 20 luglio fu fatta a Corfù la dichiarazione del Governo Serbo circa l’intesa con i Croati e gli Slavoni per la formazione del Regno Jugoslavo. Da parte loro gli alleati tennero una conferenza a Parigi nei giorni 25 e 26 luglio, che si chiuse con un comunicato ufficiale contenente fra l’altro la dichiarazione
Ultime manifestazioni parlamentari del Gabinetto Boselli
seguente: « Le potenze alleate, più strettamente unite che mai per la difesa del diritto dei popoli, particolarmente nella penisola balcanica, sono decise a deporre le armi soltanto quando avranno raggiunto lo scopo, che ai loro occhi sovrasta a tutti gli altri, quello di rendere impossibile il ripetersi di criminose aggressioni». Fu pure deciso che la Francia, la Gran Brettagna e l’Italia avrebbero cessato simultaneamente, nel più breve termine, le occupazioni militari che effettuarono forzatamente nel t erritorio dell’antica Grecia, in Tessaglia e in Epiro salvo un piccolo territorio, nell’Epiro, che seguitava ad essere occupato dall’Italia e salvo l’uso della base navale e militare di Corfù. Queste deliberazioni erano collegate con gli avvenimenti allora svoltisi in Grecia la quale, dopo la deposizione del Re Costantino, si era riavvicinata all’Intesa. 229
Dal 13 luglio 1917, giorno in cui chiuse i suoi lavori delle tornate estive,
fino al 16 ottobre successivo, nel quale la Camera riprese i suoi lavori, im-
portanti avvenimenti si erano verificati, sia nel campo militare che in quello
politico.
Ricordiamo: il brillante inizio e poi il fallimento dell’offensiva del
Generale Brusiloff; lo svolgimento doloroso della rivoluzione russa; la libe-
razione della Galizia e della Bucovina da parte degli austro-tedeschi; i
progressi di questi in Romania; il ritorno, dopo ciò, del centro di gravità
della guerra in Occidente: l’undicesima battaglia dell’Isonzo, con la bril-
lante conquista, da parte nostra, dell’Altipiano di Bainsizza; i notevoli suc-
cessi dei franco-inglesi in Francia e nel Belgio.
Nel campo diplomatico ricordiamo che il 20 luglio fu fatta a Corfù la
dichiarazione del Governo Serbo circa l’intesa con i Croati e gli Slavoni
per la formazione del Regno Jugoslavo. Da parte loro gli alleati tennero una
conferenza a Parigi nei giorni 25 e 26 luglio, che si chiuse con un comuni-
cato ufficiale contenente fra l’altro la dichiarazione seguente: IlLe potenze
alleate, più strettamente unite che mai per la difesa del diritto dei popoli,
particolarmente nella penisola balcanica, sono decise a deporre le armi sol-
tanto quando avranno raggiunto lo scopo, che ai loro occhi sovrasta a tutti
gli altri, quello di rendere impossibile il ripetersi di criminose aggressioni».
Fu pure deciso che la Francia, la Gran Brettagna e l’Italia avrebbero ces-
sato simultaneamente, nel più breve termine, le occupazioni militari che
effettuarono forzatamente nel t erritorio dell’antica Grecia, in Tessaglia e
in Epiro salvo un piccolo territorio, nell’Epiro, che seguitava ad essere oc-
cupato dall’Italia e salvo l’uso della base navale e militare di Corfù.
Queste deliberazioni erano collegate con gli avvenimenti allora svol-
tisi in Grecia la quale, dopo la deposizione del Re Costantino, si era riav-
vicinata all’Intesa.
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