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quàl parimentc lodò Paqu Sommo Pontefice, 6€ con Santini Pontificia la confccrò .
qual parimente lodò Paulo Sommo Pontefice, & con Santini Pontificia la consecrò.


Dunque tal piuura,fam con mu' arte, unto ornata , unto po- liua . a aprouara con auctorità Apnfloliea , u‘anf omra da Ro- m: ì Trento , dal buon Vefcouo ripoih nella C iera di San Vi- gilia , on: anno al giorno d'hoggi vien con ogni riunenzaho.’ norma.
Dunque tal pittura, fatta con tant’arte, tanto ornata, tanto politta, & aprovata con auttorità Apostolica, transportata da Roma à Trento, dal buon Vescovo riposta nella Chiesa di San Vigilio, ove anco al giorno d’hoggi vien con ogni riverenza honorata.


Circa quello medemo tempo l’anno 1472. gli 25. Luglio furon ritrovate in Val di Non le sacre Reliquie, & corpi de Santi Martiri Sisinio, Martirio, & Alessandro, sotto l’Altare della Chiesa, consecrata ad honore di quelli, collocate in antico sepolcro, quali nel stesso anno, con l’intervento de molti Sacerdoti, & gran concorso di popolo con insigne pompa, & solenità furon trasportate ad un sepolcro novo. Nel medemo giorno, fù consecrato il Coro di quella Chiesa (luogo che occupa la parte più emminente del tempio, attorniato di sedie, per gli Ecclesiastici, Coro volgarmente chiamato) qual doppò che furon ritrovate le sudette Sacre Reliquie de Santi fù riparato, & ridotto à più bella forma. Da ciò apparve non haver il glorioso S. Vigilio prese dal rogo, o banco di legne ove, furon gli Santi abbrugiati, tutte le Reliquie de Martiri: Ma ò per devotione esserne stata parte di quelle ascosa, ò per impietà d’huomini malvagi con sprezzo gettata, poi per volontà
Circa quello medemo rem pol'anno 1472.. gli z 5.1nglio filron ritrnuare in Valdi Non le {acre Reliquie, 6c corpi de Santi Martin ri Sifinin , Manirio,& Aleflìndeòm) l‘Altarc della Chiefi,con. iecrau ad honore di quclli , collocare in antico iePolcm , quali nel flelìo anno , con l'interuemo de molti Sacerdou, 6: gran eoncor.
Divina venuta alla luce. E opinione, che quella Chiesa (qual à nostri tempi è stata con grandi spese restaurata) consecrata alli Santi Martiri, come sopra dicessimo, essere_nella Villa, detta volgarmente con nome corrotto San Zeno, di modo che intendono Sisinio per Zeno, ove è chiaro, & tutti lo dicono esser state quelle Reliquie Sante gli anni passati ritrovate, quali anco à nostro tempo quelli Montanari hanno in gran veneratione. E discosto San Zeno due soli miglia da Thaio, ancor che si controversia del nome, perche altri lo vogliono chiamare Thavono, ma s’inganano essendo Thavono un’altra Villa discosta, un sol miglio da San Zeno, qual verte all’Oriente, & Thaio al mezzo giorno, in quella Villa, ò poco lontano, come sopra più diffusamente dicessimo, furono martirizati gli Santi, & finì la vita San Romedio.
{o di popolo con infignc pompa , 6: l'olem'rà furon tralpomm ad vn fe olcro nouo. Nel medcmo iorno,fii conficratoil Comdi quelli Chieri (luo o che occupa a parte più emminentedel mm. pio, attorniato di edie, er oli Ecc efiaflici, Coro volgarmenu chiamato y qual doppò c efiîron ritroune le fudem: Sacre Reli- quie de Sami fiì ri arazo,& ridono à più bellafonna . Da ciò ap- arue non hauer' loriolb S. Vigiliopreie dal rogo, obanco di egne ouc, fiimn g I'Sanli abbmgiau‘, time le Rcllqm'ede Martiri: Maò per deuoa‘one elferne {tara pane di quelle aikofi, ò per im- îelì d'huomini maluagi con Iprezzo gcqala, ci pervolontà
{Finita venuta alla luce. E0pinione,cbe quella C iel'aqual Suo. mi tempie [ha con gnndifpele reflauraca )conlecntaalli San- . n Martiri, comelbpr: diccflìmo ,cfsere_nella Villa.delta volgar. mente con nomecon'olto San Zeno,di modo che innendono Sifilr nio per Zeno ,oueè chiaro , M- turti lo dicono efier {lare quello Reliquie Sanrcgli anni pafiati ritrouare, quali anca ìnoflro lemv oquelli Montanari hanno in gran Veneran'one. E dlfcofloSan Ègno due l'oli miglil da Thaio , ancor che fi conrmucrfia del no- me,perchc aln‘ilo vogliono chiamare Tlnuono, mas‘inganano efsendo Thauono vn'alrra Villa difmfla, vn [cl miglio da San cho , qual veneall'Orienre , B; Thaio al mezzo giorno,in quella Villa,ò poco lontanamcnme l'0 ra iù diH’ufamente dimflìmo, fih tono marririzan' “Sauri, 6: nì a vitasan Romedio.


{{Annotazione a lato|''Il Giubileo.''}}
In queflo me emo tempo fu! publicam àmnuilMondo il gior ua‘uh' nn'dc afalune,il SannflimoGiubileo,&fi‘il'announmelqua- («- le fiì aperto àtuni gli Chrifliani il Theforo di Santa Chiara , che cmodarurnele arti fi vodeuano le enriì {chiare nndarfencì P P g aRoma. Ecoflume,maflìmeinquell'anno,adprarele ReliI uin de i
In questo medemo tempo fù publicato à tutto il Mondo il giorno della salute, il Santissimo Giubileo, & fù l’anno 1475. nel quale fù aperto à tutti gli Christiani il Thesoro di Santa Chiesa, che perciò da tutte le parti si vedevano le genti à schiere andarsene à Roma. E costume, massime in quell’anno, adorare le Reliquie