Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/220: differenze tra le versioni

 
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OVVERO COSMOGRAFIA. 217

CHE LA TEERA INSIEME CON l' ACQUA CONSTITUISCONO UN GLOBO PERFETTO.
Notisi, che quando diciamo, la terra insieme con l’acqua constituisce una perfetta sfera, non si deve intendere di quella esquisita perfezione matematica, perchè questo è falso, essendo che nella superficie della terra sono molte preminenze e concavità, le quali però, paragonate con l’universal grandezza di tutto ’l globo, sono quasi che insensibili; e perciò dichiamo, la terra esser sferica in quanto al senso, ma non in quanto al securo giudizio matematico. Ed in confirmazione di questa conclusione, prima è da notare, che niun altro corpo, eccetto lo sferico, è circolarmente rotondo per tutti i versi; sì che quando averemo dimostrato, la superficie della terra, e da oriente all’occidente, e da mezogiorno a tramontana, circolarmente piegarsi, potremo senza dubbio affermare lei esser di figura sferica.
Notisi, che quando diciamo, la terra insieme con l'acqua consti-

tuisce una perfetta sfera, non si deve intendere di quella esquisita
E che l’estensione della superficie terrestre da oriente in occidente sia circolare, lo dimostra apertamente quello che nella diversità de i tempi delle osservazioni delli ecclissi lunari accade. Perciò che, se noi ricorreremo alle memorie lasciate da diversi osservatori delli medesimi ecclissi, troveremo, da quelli che erano più verso oriente esser la medesima oscurazione stata osservata a ora più tarda: segno evidente, come ad esso, prima che all’altro più occidentale, era tramontato il sole. E perchè il tramontare ed ascondersi il sole, altro non è che l’occultarsi sotto l’estrema superficie della terra da noi veduta, bisogna che per necessità confessiamo non esser piana: perchè nell’istesso momento di tempo s’occulterebbe il sole a quelli che abitassero l’estremo oriente, ed a quelli dell’ultimo occidente; e così il nostro ecchisse, osservato da quelli e da questi, saria stato notato alla medesima ora di notte: il che essendo falso, ci necessita a dire, la superficie della terra incurvarsi dall’oriente all’occidente. E che tal curvità sia circulare, e non d’altra sorte, ci viene confirmato dal rispondere le diversità de i tempi circa l’osservazioni alle distanze de i luoghi, più e meno orientali, nelle quali tali osservazioni sono fatte: perciò che se la terra non s’andasse inarcando in tutte le sue parti egualmente, in quelli luoghi dove fusse più curva, pari distanza tra due siti cagionerebbe maggior anticipazione di tempo, ch’altra{{Vp|
perfezione matematica, perchè questo è falso, essendo che nella su-

perficie della terra sono molte preminenze e concavità, le quali però,
{{Type|f=0.9em|5. ''prominentie'', r — 19. ''medesima osservazione'', c, a, m, r — 32. ''s’andasse incurvando'', m —}}}}
paragonate con T universal grandezza di tutto '1 globo, sono quasi
che insensibih; e perciò dichiamo, la terra esser sferica in quanto
al senso, ma non in quanto al securo giudizio matematico. Ed in
confirmazione di questa conclusione, prima è da notare, che niun al-
io tro corpo, eccetto lo sferico, è circolarmente rotondo per tutti i versi;
sì che quando averemo dimostrato, la superficie della terra, e da
oriente all' occidente, e da mezogiorno a tramontana, circolarmente
piegarsi, potremo senza dubbio affermare lei esser di figura sferica.
E che r estensione della superficie terrestre da oriente in occidente
sia circolare, lo dimostra apertamente quello che nella diversità de i
tempi delle osservazioni delli ecclissi lunari accade. Perciò che, se noi
ricorreremo alle memorie lasciate da diversi osservatori delli mede-
simi eccHssi, troveremo, da quelli che erano più verso oriente esser la
medesima oscurazione stata osservata a ora più tarda: segno evidente,
20 come ad esso, prima che all'altro più occidentale, era tramontato il
sole. E perchè il tramontare ed ascondersi il sole, altro non è che
r occultarsi sotto 1' estrema superficie della terra da noi veduta, bi-
sogna che per necessità confessiamo non esser piana : perchè nel-
r istesso momento di tempo s' occulterebbe il sole a quelli che abi-
tassero l'estremo oriente, ed a quelli dell'ultimo occidente; e cosili
nostro ecclisse, osservato da quelli e da questi, saria stato notato alla
medesima ora di notte : il che essendo falso, ci necessita a dire, la
superficie della terra incurvarsi dall' oriente all' occidente. E che tal
curvità sia circulare, e non d' altra sorte, ci viene confirmato dal
30 rispondere le diversità de i tempi circa 1' osservazioni alle distanze
de i luoghi, più e meno orientali, nelle quaU tah osservazioni sono
fatte : perciò che se la terra non s' andasse inarcando in tutte le sue
parti egualmente, in queUi luoghi dove fusse più curva, pari distanza
tra due siti cagionerebbe maggior anticipazione di tempo, eh' altra
5. prominentie, r — 19. medesima osservazione, e, a, m, r — 32. s'andasse incurvando, m —