Lettera ai Reali di Spagna: differenze tra le versioni

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italiano
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Nulla di straordinario trovai come i più credevano, solamente gli uomini molto reverenti e benigni. Né son negri come gli Etiopi; hanno i capelli lisci e corti, cercano di evitare il calore del sole, che più ferve in queste regioni distanti 26 gradi dalla linea equatoriale. Dove più regna il freddo gl’Indiani cercano di mitigarlo secondo le usanze del luogo, per mezzo delle cose calde di cui spesso e abbondantemente si nutrono.
 
Dunque non vidi nulla di straordinario e non seppi esservene in alcun luogo, se non in un’isola chiamata Charis, che è seconda a chi dalla Spagna naviga verso l’India, e i cui abitanti son ritenuti feroci dalla gente finitima. Si cibano essi di carne umana, hanno più generi di biremi con cui si recano in tutte le isole dell’India; depredano e rubano tutto ciò che possono; non differiscono in nulla dagli altri fuorchè portano a mo’ delle femmine lunghi i capelli; si servono di archi e frecce di canna dove sono confisse, come dicemmo, delle aste accuminateacuminate, e perciò son ritenuti feroci ed incutono gran paura agli altri Indiani, ma io non li stimo niente più degli altri. Si congiungono con certe femmine che sole abitano l’isola Matinino, quella che appare prima a chi dalla Spagna naviga verso l’India. Queste femmine non fanno alcun lavoro proprio del loro sesso, trattano li archi e le frecce come più sopra si disse dei loro mariti, e si muniscono di piastre bronzee, di cui v’ha presso di loro grande abbondanza.
 
Mi si assicura esservi un’altra isola maggiore della sopradetta Spagnuola. Ha gli abitanti che son privi di pelo, e sopra tutte le altre abbonda specialmente di oro. Porto meco uomini di quest’isola e delle altre da me visitate i quali faranno testimonianza di ciò che dissi.