Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/210: differenze tra le versioni

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{{Nl|...de’ calzari ed altri fregi.....}}
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§. 25. Narra {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} che in Egitto le donne andar soleano a piedi ignudi<ref>''Conjugal. præcepta, op. T. {{Sc|iI}}. p. 143. C''. L’autorità di Plutarco fu questo proposito viene anche citata dal sig. {{AutoreCitato|Antoine-Yves Goguet|Goguet}} ''Delle Orig. delle leggi ec. Tom. I. part. I. lib. VI. cap. {{Sc|iI}}. pag. 287. princ.'', e dal signor {{AutoreCitato|Cornelis de Pauw|Paw}} ''Recherch. phil. sur les Egyp. ec. Tom. I. prém. par. sect. I. pag. 52''. senza distinzione di tempi. Ma ciò, che mi fa maraviglia si è, che il signor {{AutoreCitato|Pierre Henri Larcher|Larcher}} nel ''Journal des Scavans, Mars 1744. pag. 504''. volendo confutare il signor Paw, distingue i tempi, facendo dire a {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} tutto l’opposto; spiegandolo cioè del tempo, che l’Egitto era in mano dei Persiani, e quindi de’ Greci. ''Ægyptia mulieres, scrive Plutarco, majorum instituto calceis non utebantur, ut domi meminissent tempus exigendum. Hodie domi mensura sint pleræque, si aureos calceos, & armillas, & periscelides, & purpuram, atque uniones auferas''. Non parla dunque de’ tempi suoi, ma degli antichi; e crederei prima dei Persi, e de’ Greci, leggendo in {{AutoreCitato|Claudio Eliano|Eliano}} ''Var. Hist. lib. 13. cap. 33''., che la famosa Rodope, di cui ho fatto menzione, per la rara sua bellezza, alla ''pag. 62. col. 1''., anche prima, che fosse moglie del re Psammetico, portava pianelle bellissime; con una delle quali in mano i vede rappresentata in una statua presso il P. Martin ''Explic. de div. mon. sing. pl. X. pag. 319''. Il volgo sarà andato a piedi nudi, come va anche al presente: e li hanno tanto incalliti, che non sentono molto il caldo di quelle arene cocenti. Radzivil ''Jerofol. peregr. epist. {{Sc|iiI}}. pag. 144''.</ref>, e diffatti in nessuna delle egiziane figure veggonsi scarpe o suole, se non che nella summentovata statua presso Pococke<ref>''Tab. 76. pag. 284''.</ref> si vede vicino alla caviglia del piede un anello angoloso, da cui parte una stringa che va a passare fra ’1 dito grosso e ’l vicino, quasi per tener
§. 25. Narra {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} che in Egitto le donne andar soleano a piedi ignudi<ref>''Conjugal. præcepta, op. T. {{Sc|iI}}. p. 143. C''. L’autorità di Plutarco fu questo proposito viene anche citata dal sig. {{AutoreCitato|Antoine-Yves Goguet|Goguet}} ''Delle Orig. delle leggi ec. Tom. I. part. I. lib. VI. cap. {{Sc|iI}}. pag. 287. princ.'', e dal signor {{AutoreCitato|Cornelis de Pauw|Paw}} ''Recherch. phil. sur les Egyp. ec. Tom. I. prém. par. sect. I. pag. 52''. senza distinzione di tempi. Ma ciò, che mi fa maraviglia si è, che il signor {{AutoreCitato|Pierre Henri Larcher|Larcher}} nel ''Journal des Scavans, Mars 1744. pag. 504''. volendo confutare il signor Paw, distingue i tempi, facendo dire a {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} tutto l’opposto; spiegandolo cioè del tempo, che l’Egitto era in mano dei Persiani, e quindi de’ Greci. ''Ægyptia mulieres, scrive Plutarco, majorum instituto calceis non utebantur, ut domi meminissent tempus exigendum. Hodie domi mensura sint pleræque, si aureos calceos, & armillas, & periscelides, & purpuram, atque uniones auferas''. Non parla dunque de’ tempi suoi, ma degli antichi; e crederei prima dei Persi, e de’ Greci, leggendo in {{AutoreCitato|Claudio Eliano|Eliano}} ''Var. Hist. lib. 13. cap. 33''., che la famosa Rodope, di cui ho fatto menzione, per la rara sua bellezza, alla ''pag. 62. col. 1''., anche prima, che fosse moglie del re Psammetico, portava pianelle bellissime; con una delle quali in mano i vede rappresentata in una statua presso il P. Martin ''Explic. de div. mon. sing. pl. X. pag. 319''. Il volgo sarà andato a piedi nudi, come va anche al presente: e li hanno tanto incalliti, che non sentono molto il caldo di quelle arene cocenti. {{AutoreCitato|Mikołaj Krzysztof Radziwiłł|Radzivil}} ''Jerosol. peregr. epist. {{Sc|iiI}}. pag. 144''.</ref>, e diffatti in nessuna delle egiziane figure veggonsi scarpe o suole, se non che nella summentovata statua presso Pococke<ref>''Tab. 76. pag. 284''.</ref> si vede vicino alla caviglia del piede un anello angoloso, da cui parte una stringa che va a passare fra ’1 dito grosso e ’l vicino, quasi per tener
ferma e attaccata al piede la suola; quella però non si
ferma e attaccata al piede la suola; quella però non si
vede<ref name=pagina210>Non si vede neppure nella citata figura presso {{AutoreCitato|Albert-Henri de Sallengre|Sallengre}} ''Nov. Thes. Ant. Rom. Tom. {{Sc|iI}}. pag.1002''. Questa ha la stessa stringa {{Pt|attac-|}}</ref>.
vede<ref name=pagina210>Non si vede neppure nella citata figura presso {{AutoreCitato|Albert-Henri de Sallengre|Sallengre}} ''Nov. Thes. Ant. Rom. Tom. {{Sc|iI}}. pag.1002''. Questa ha la stessa stringa {{Pt|attac-|}}</ref>.