Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/73: differenze tra le versioni
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Pasqua si diede a leggere dei romanzi, a divorarli, protestando però di tratto in tratto contro quell’esistenza impossibile per delle fanciulle che sentono il sangue fremere nelle vene e la vita rumoreggiare nel pensiero giovanile; Lara chinò la testa e tacque: e tacque mentre un'altra sofferenza veniva a tormentarle il piccolo cuore lacerato; la noia! — La noia! — chi mai descrisse questo terribile male? chi mai provandolo non desiderò morire, quasi oppresso dalla più immane delle sciagure? — Avete letto {{AutoreCitato||Victor Hugo}}? Vi ricordate ciò che dice in una delle pagine ardenti ed immortale dei «Miserabili?» «La noia è la base stessa del lutto. La disperazione sbadiglia. Volendo figurarsi qualche cosa di più terribile di un inferno dove si soffra, bisogna supporre un inferno che anno!...» |
Pasqua si diede a leggere dei romanzi, a divorarli, protestando però di tratto in tratto contro quell’esistenza impossibile per delle fanciulle che sentono il sangue fremere nelle vene e la vita rumoreggiare nel pensiero giovanile; Lara chinò la testa e tacque: e tacque mentre un'altra sofferenza veniva a tormentarle il piccolo cuore lacerato; la noia! — La noia! — chi mai descrisse questo terribile male? chi mai provandolo non desiderò morire, quasi oppresso dalla più immane delle sciagure? — Avete letto {{AutoreCitato||Victor Hugo}}? Vi ricordate ciò che dice in una delle pagine ardenti ed immortale dei «Miserabili?» «La noia è la base stessa del lutto. La disperazione sbadiglia. Volendo figurarsi qualche cosa di più terribile di un inferno dove si soffra, bisogna supporre un inferno che anno!...» |
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Lara annoiata, Lara innamorata, soffriva immensamente e taceva, perchè, come dicemmo, aveva finito con l’abituarsi a tutto. Non un lamento, non un singulto davanti agli altri; ma forse soffriva anche fisicamente, perchè andava insensibilmente dimagrando e impallidendo; era diventata quasi trasparente e invece di crescere pareva diminuisse. — Si scrivevano regolarmente con Nunzio, per mezzo di Mariarosa, l’amica che Lara amava sempre più, al punto che nei momenti in cui si trovavano insieme, dimenticava tutto il resto, e rideva e diventava spensierata, tanto che Mariarosa la credeva felice, — ma le lettere lunghe, ardenti, speranzose del giovane non facevano che accrescere il suo amore e la sua tristezza. Nunzio aveva raggiunto il suo umile impiego, un impiego di cento lire il mese, un impiego che poteva diventare alto ed onorevole, ma solo a furia di anni e di buona condotta. Che aspettava per chiedere Lara in isposa? Forse questo avanzamento? No, chè allora sarebbero stati vecchi entrambi. Aspettava che Lara gli dicesse: — Vieni! — ma Lara non poteva dirglielo, perchè sapeva che don Sal- |
Lara annoiata, Lara innamorata, soffriva immensamente e taceva, perchè, come dicemmo, aveva finito con l’abituarsi a tutto. Non un lamento, non un singulto davanti agli altri; ma forse soffriva anche fisicamente, perchè andava insensibilmente dimagrando e impallidendo; era diventata quasi trasparente e invece di crescere pareva diminuisse. — Si scrivevano regolarmente con Nunzio, per mezzo di Mariarosa, l’amica che Lara amava sempre più, al punto che nei momenti in cui si trovavano insieme, dimenticava tutto il resto, e rideva e diventava spensierata, tanto che Mariarosa la credeva felice, — ma le lettere lunghe, ardenti, speranzose del giovane non facevano che accrescere il suo amore e la sua tristezza. Nunzio aveva raggiunto il suo umile impiego, un impiego di cento lire il mese, un impiego che poteva diventare alto ed onorevole, ma solo a furia di anni e di buona condotta. Che aspettava per chiedere Lara in isposa? Forse questo avanzamento? No, chè allora sarebbero stati vecchi entrambi. Aspettava che Lara gli dicesse: — Vieni! — ma Lara non poteva dirglielo, perchè sapeva che don {{Pt|Sal-|}} |