Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/186: differenze tra le versioni

Emmepici (discussione | contributi)
Emmepici (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 50%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 8: Riga 8:
{{RigaPunteggiata|16}}
{{RigaPunteggiata|16}}
{{RigaPunteggiata|16}}
{{RigaPunteggiata|16}}
Sul finire dl luglio, una sera, Marco Ferragna, che a furia d’anni aveva adottato molte delle abitudini dei proprietari di X***, salì a cavallo e partì per visitare uno dei suoi numerosi possedimenti. — Mariagrazia, — disse alla sua domestica, — probabilmente stanotte dormirò in campagna, quindi non attendermi. — Mariagrazia gli fornì di viveri per la cena la piccola bisaccia bianca a fiorami rossi legata alla sella, e non fece osservazione alcuna, però osservò che quella era la prima volta che il suo elegante padrone si adattava a passare la notte fuori della sua ricca camera da letto.
Sul finire di luglio, una sera, Marco Ferragna, che a furia d’anni aveva adottato molte delle abitudini dei proprietari di X***, salì a cavallo e partì per visitare uno dei suoi numerosi possedimenti. — Mariagrazia, — disse alla sua domestica, — probabilmente stanotte dormirò in campagna, quindi non attendermi. — Mariagrazia gli fornì di viveri per la cena la piccola bisaccia bianca a fiorami rossi legata alla sella, e non fece osservazione alcuna, però osservò che quella era la prima volta che il suo elegante padrone si adattava a passare la notte fuori della sua ricca camera da letto.


Marco dunque partì; passando davanti alla casa di don Salvatore, vide Lara seduta accanto ad una finestra. Lara che nella sua convalescenza aveva ripreso la perfetta dolce fisonomia della «morta».
Marco dunque partì; passando davanti alla casa di don Salvatore, vide Lara seduta accanto ad una finestra. Lara che nella sua convalescenza aveva ripreso la perfetta dolce fisonomia della «morta».


Un brivido passò per le spalle di Marco, che la guardò fisso sinché potè vedorla. Quando la sua pallida faccia scomparve, Marco spronò a sangue il cavallo morsicandosi le labbra con furore, e s’immerse in pensieri ben tetri e profondi se non gli lasciavano neppure intendere i saluti che la gente gli prodigava lungo la sua via. {{Pt|Ga|}}
Un brivido passò per le spalle di Marco, che la guardò fisso sinché potè vederla. Quando la sua pallida faccia scomparve, Marco spronò a sangue il cavallo morsicandosi le labbra con furore, e s’immerse in pensieri ben tetri e profondi se non gli lasciavano neppure intendere i saluti che la gente gli prodigava lungo la sua via. {{Pt|Ga|}}