Pagina:Amleto (Rusconi).djvu/53: differenze tra le versioni

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;POLONIO.: E la regina anche, e subito.
;POLONIO.: E la regina anche, e subito.
;AMLETO.: Dite ai commedianti di affrettarsi. ''(Polonio esce.)'' Volete voi pure andarli a sollecitare?
;AMLETO.: Dite ai commedianti di affrettarsi. ''(Polonio esce.)'' Volete voi pure andarli a sollecitare?
;ROSENCRANTZ e GUILDENSTERN.: Volentieri. signore. ''(Escono
;ROSENCRANTZ e GUILDENSTERN.: Volentieri. signore.''(Escono Rosencrantz e Guildenstern.)''
Rosencrantz e Guildenstern.)''
;AMLETO.: Dunque, Orazio? ''(Ad Orazio che entra.)''
;AMLETO.: Dunque, Orazio? ''(Ad Orazio che entra.)''
;ORAZIO.: Eccomi, amato principe, ai vostri ordini. I
;ORAZIO.: Eccomi, amato principe, ai vostri ordini.
Aunzro. Orazio, tu sei l'uomo più illibato ch’io abbia conosciuto.
;AMLETO.: Orazio, tu sei l'uomo più illibato ch’io abbia conosciuto.
;ORAZIO.: Oh, mio caro signore.... ..
;ORAZIO.: Oh, mio caro signore.... ..
;AMLETO.: No, non credere che io ti aduli, perocchè quale vantaggio ne trarrei da te, che, privo di beni di fortuna, altra eredità non hai sulla terra se non le tue buone doti? Perché sarebbe adulato il povero? No, le lingue di miele vadano ad incensare la stolta ricchezza, e il ginocchio del vile pieghi là dove può ricavar la
;AMLETO.: No, non credere che io ti aduli, perocchè quale vantaggio ne trarrei da te, che, privo di beni di fortuna, altra eredità non hai sulla terra se non le tue buone doti? Perché sarebbe adulato il povero? No, le lingue di miele vadano ad incensare la stolta ricchezza, e il ginocchio del vile pieghi là dove può ricavar la