Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/130: differenze tra le versioni

 
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Ma prima di {{Ac|Niccolò Partenio|Niccolò Partenio}} la critica catulliana non era nata. Non solamente egli curò con amore l’edizione Brissiense del 1486, la quale, benchè fatta in furia, fu pur corretta con diligenza; egli la corredò ancora di così dotti commenti, suggerì o restituì tante buone lezioni, che si rese veramente benemerito del nostro poeta.
Ma prima di {{Ac|Antonio Partenio|Niccolò Partenio}} la critica catulliana non era nata. Non solamente egli curò con amore l’edizione Brissiense del 1486, la quale, benchè fatta in furia, fu pur corretta con diligenza; egli la corredò ancora di così dotti commenti, suggerì o restituì tante buone lezioni, che si rese veramente benemerito del nostro poeta.


Nè poca lode merita {{Ac|Palladio Negri|Palladio Fusco}}, il cui comentario impresse il Tamino in Venezia nel 1500. Si servì di dieci codici all’emendazione del testo, ed esibì delle lezioni, che, se non sono talvolta probabili, sono sempre ragionevoli ed ingegnose.
Nè poca lode merita {{Ac|Palladio Negri|Palladio Fusco}}, il cui comentario impresse il Tamino in Venezia nel 1500. Si servì di dieci codici all’emendazione del testo, ed esibì delle lezioni, che, se non sono talvolta probabili, sono sempre ragionevoli ed ingegnose.