Geografia (Strabone) - Volume 2/Libro I/Capitolo IV: differenze tra le versioni

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Appresso dice che molto si è parlato dei continenti<ref>Vuolsi qui avere una chiara idea di ciò che i Greci intendevano sotto il nome di ''Continenti'' (ἠπείρος); pel quale significavano non già la ''Terra ferma'' in generale ma le tre parti di essa, Asia, Libia (od Africa) ed Europa. Se avessero voluto dinotare una porzione di terra le cui parti siano tutte unite e non disgiunte da mari, vi sarebbe stato per loro un Continente solo, giacchè l’Europa e l’Africa sono unite all’Asia. (Ed. fr.)</ref>: che secondo gli uni sono divisi dai fiumi, per esempio dal Nilo e dal Tanai, in modo da risultarne parecchie isole; secondo gli altri dagl’istmi fra il mar Caspio e quello di Ponto, fra il mar Rosso e l’Ecregma, e diedero il nome di penisola alle singole parti. E soggiunge di non vedere come questa ricerca possa trasportarsi alla pratica, parendogli ch’essa appartenga a coloro i quali al dire di Democrito ''vivono solo di controversie''. Perocchè non vi essendo precisi confini (colonne o barriere), come fra Colitto e Melite, noi possiamo ben dire questo è Colitto questo è Melite, ma indicarne i limiti non possiamo. E di qui spesse volte v’ebbero de’ litigi intorno ad alcuni luoghi; per esempio fra gli Argivi ed i Lacedemoni per Tirea, fra gli Ateniesi e i Beoti per Orope. Oltre di ciò gli Elleni volendo denominare i tre continenti guardarono, non già a tutta la terra abitata, ma soltanto al proprio paese ed a quello che sta loro di contro, cioè alla Caria dove abitano gli Ionii ed altri popoli a quelli vicini. Col volgere poi del tempo, essendo proceduti più oltre ed avendo conosciuti più luoghi, adottarono quella divisione che si è detta.»
 
Per cominciare adunque dal fine del suo ragionamento e ''vivere di controversie'' (come dice non già Democrito ma Eratostene stesso) domando se que’ primi i quali divisero la terra in tre parti attesero solo a distinguere il proprio paese da quello dei Carii che stava rimpetto a loro? e s’eglino pensarono solo all’Ellade, alla Caria ed a qualche altro luogo ivi presso, e non anche all’Europa, all’Asia, e alla Libia? Sicchè altri poi, avendo considerata tutta la terra abitata, sarebbero i veri autori della sua divisione in tre parti<ref>Οἱ δὲ λοιποὶ ἐπιόντες ὅση ἦν ἱκανὴ ὑπογράψαι τὴν τῆς οἰκουμένης ἐπίνοιαν, οὗτοί εἰσιν οἱ εἰς τρία διαιροῦντες. Abbiamo tentato, dicono gli editori francesi, d’indovinare il senso di queste parole, ma non vogliamo vantarci di essere in ciò riusciti.</ref>. Ma come mai que’ primi non avranno pensato a dividere tutta la terra abitata? O come mai è da credere che chi distinse tre parti e diede a ciascuna di esse il nome di continente, non avesse l’animo al tutto, di cui veniva facendo la divisione? E s’egli pensò a tutta la terra abitata, ma volle poi dividerne soltanto una parte, io domando a qual parte della terra abitata appartenevano l’Asia, l’Europa e ciò insomma ch’egli chiamò continente? È dunque stolto il ragionamento di Eratostene<ref>Il Casaubono ed il Gosselin osservano che il ragionamento di Eratostene è molto migliore di quello di Strabone, il quale suppone che i Greci nei loro tempi eroici avessero quelle cognizioni che furono acquistate soltanto molto più tardi.</ref>.
 
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