Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/473: differenze tra le versioni
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;Hno.: Ch’è quello? egliè Blepiro nostro |
;Hno.: Ch’è quello? egliè Blepiro nostro vicino? |
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;Ble.: Per Giove gli è quello istesso. |
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;Huo.: Dimi che color |
;Huo.: Dimi che color vermiglio è quello? te n’ha incacato Cinesia mollemente? |
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;Ble.: Donde? non, ma son io uscito di casa d’una donna, e mi son |
;Ble.: Donde? non, ma son io uscito di casa d’una donna, e mi son vestito de la sua vesta. |
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;Huo.: Ove hai la tua? |
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;Ble.: Non se può dire, l’hò cercata per il letto, |
;Ble.: Non se può dire, l’hò cercata per il letto, mai l’hò trovata. |
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;Huo.: Te hò |
;Huo.: Te hò commandato, che n’anche tu toglij moglie. |
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;Ble.: Per |
;Ble.: Per Giove ella non è stata in casa, ma non sapendolo io per una fenestra è uscita, per qual cosa hò io temuto, ch’lla non facesse qualche cosa di nuovo. |
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;Huo.: Per Nettuno tu hai patito quelle istesse cose, che io, |
;Huo.: Per Nettuno tu hai patito quelle istesse cose, che io, e quella con la quale io stava, certamente è una civetta, e ella hà la veste, ch’io soleva portare. Nanche questo mi da tristezza, ma nanche à nessun modo hò io potuto haver le mie calze. |
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;B.: Per Dionisio, ne io la mia Laconica, ma come s’abbatte, |
;B.: Per Dionisio, ne io la mia Laconica, ma come s’abbatte, havendo voglia di cacare mi metto li zoccoli ne piedi, à ciò non cacassi su la veste, imperoche egliera bella. |
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;H.: Che accadè poi? ah la moglie hà |
;H.: Che accadè poi? ah la moglie hà invitato à cena qualche amico. |
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;B.: La openion mia. |
;B.: La openion mia. |
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;H.: Non è falsa, |
;H.: Non è falsa, quanto a’l mio sapere, ma tu cachi una corda: et à me è hora d’andare ne’l concilio se posso haver quello che solamente io desiderava. |