Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/63: differenze tra le versioni

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<ref follow="pagina62">stesso {{AutoreCitato|Antipapa Anastasio III|Anastasio}}, che lo erano veramente. {{AutoreCitato|Flaminio Vacca|Flaminio Vacca}} ''Memorie, n. 78''., dice essersi trovato a suo tempo presso il frontispizio di Nerone un colonnato di marmi salini, il maggior de’ membri, ch’egli avesse veduto (eppure scriveva dopo di {{AutoreCitato|Pirro Ligorio|Pirro Ligorio}}), composto di colonne grosse nove palmi di diametro, di una baie delle quali fu fatta la tazza della fonte del Popolo, e di un’altra quella di piazza Giulia. <br/>
<ref follow="pagina62">stesso {{AutoreCitato|Antipapa Anastasio III|Anastasio}}, che lo erano veramente. {{AutoreCitato|Flaminio Vacca|Flaminio Vacca}} ''Memorie, n. 78''., dice essersi trovato a suo tempo presso il frontispizio di Nerone un colonnato di marmi salini, il maggior de’ membri, ch’egli avesse veduto (eppure scriveva dopo di {{AutoreCitato|Pirro Ligorio|Pirro Ligorio}}), composto di colonne grosse nove palmi di diametro, di una baie delle quali fu fatta la tazza della fonte del Popolo, e di un’altra quella di piazza Giulia. <br/>


Le colonne più grandi, che veggansi ancora fuor di Roma, possono crederli, una d’antico ordine dorico senza base, o forse d’antico etrusco, in Taranto nella chiesa della Trinità de’ pellegrini, la quale, per rapporto del lodato {{AutoreCitato|Joseph Hermann von Riedesel|Riedesel}} ''Voyage en Sicile, ec. lec. 2. pag. 203''., ha trenta due palmi e mezzo di circonferenza; e le colonne del tempio di Giove a Girgenti, che superano quante altre mai esistano; come si rileverà nelle note alle Osservazioni del {{AutoreCitato|Johann Joachim Winckelmann|nostro Autore}} su quel tempio inserite in fine di quelle sull’Architettura. Grandissime erano anche le colonne del tempio di Cizico, di cui parleremo al ''§. 50''.</ref>
Le colonne più grandi, che veggansi ancora fuor di Roma, possono crederli, una d’antico ordine dorico senza base, o forse d’antico etrusco, in Taranto nella chiesa della Trinità de’ pellegrini, la quale, per rapporto del lodato {{AutoreCitato|Johann Hermann von Riedesel|Riedesel}} ''Voyage en Sicile, ec. lec. 2. pag. 203''., ha trenta due palmi e mezzo di circonferenza; e le colonne del tempio di Giove a Girgenti, che superano quante altre mai esistano; come si rileverà nelle note alle Osservazioni del {{AutoreCitato|Johann Joachim Winckelmann|nostro Autore}} su quel tempio inserite in fine di quelle sull’Architettura. Grandissime erano anche le colonne del tempio di Cizico, di cui parleremo al ''§. 50''.</ref>