La Beatrice di Dante: differenze tra le versioni

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Beatrice, la figlia di Folco, non è che la trama sotti le sulla quale l'anima tutta di Dante, riconcentrata in una sola grande potenza, dipinge tutta l'iliade dell'amore.
L'anima del poeta è un potente laboratorio, in cui la figura di Beatrice, se guitando l'assottigliamento delle sue membra mortali, si tra sforma a poco per voltà, diventa più trasparente ed eterea, per deperde di mano in mano la forma sensibile, tutto ciò che l'incatena alla terra; assume le qualità di pura sostanza, per poi perdere anche queste, assorbirsi nell'intellegibile, e diventare un sim bolo e un'allegoria.
 
Dante è poeta, filosofo, credente; l'amor suo perciò è di triplice natura: è sentimento, ragione, fede; abbraccia l'arte, la scienza, la religione.
 
Stupido per questo è il rimprovero che fa Leonardo Aretino al Boccaccio, d'avere, cioè, dato troppo peso all'amore nella vita dell'Alighieri.
Senza l'amore di Beatrice la vita di Dante non si spiegherebbe: l'anima, l'intelletto, il carattere di lui sarebbe una sigla indecifrabile.
Si noti però, che attraverso la lotta più o meno palese fra il sentimento, la ragione e la fede, in mezzo al dramma intimo o patente che si svolge di continuo nell'anima di Dante, non manca e non si nasconde mai quel non so che di armonico e d'equilibre tra le facoltà, che unisce e fonde dirò così, il carattere dell'uomo, del cittadino e del poeta; il quale ci si presenta sempre come un insieme stupendo, fermo, intero, deciso come una statua di bronzo.
 
Da questo equilibrio appunto e da questa armonia, da cui nasce la completa ed intensa unità fra le opinioni e gli affetti, sorge la potenza e la perfezione del gran poema, dove questa mirabile armonia è rappresentata nelle molteplici forme dell'arte.
Nelle altre opere possiamo osservare il predominio di questa o di quella facoltà: nella ''Vita Nuova'' predomina il sentimento, nel ''Convito'' la ragione; nella ''Monarchia'' il preconcetto politico; nella ''Divina Commedia'', ch'è l'opera finale, tutto è contemperato ed armonico; l'uomo ha raggiunto la per fetta padronanza di sè; il poeta, il perfetto magistero dell'arte; tutto ciò che poteva essere discorde nel sentimento, nella ragione, nella fede del poeta si fonde insieme e forma la statua co lossale.
 
III
 
 
 
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