Orlando furioso (1928)/Canto 1: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Aggiornamento template intestazione |
m Inserisco template ottava |
||
Riga 23:
}}
<poem>
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
Riga 32:
sopra re Carlo imperator romano.
cosa non detta in prosa mai, né in rima:
che per amor venne in furore e matto,
Riga 41:
che mi basti a finir quanto ho promesso.
ornamento e splendor del secol nostro,
Ippolito, aggradir questo che vuole
Riga 50:
che quanto io posso dar, tutto vi dono.
che nominar con laude m'apparecchio,
ricordar quel Ruggier, che fu di voi
Riga 59:
sì che tra lor miei versi abbiano loco.
fu de la bella Angelica, e per lei
in India, in Media, in Tartaria lasciato
Riga 68:
re Carlo era attendato alla campagna,
battersi ancor del folle ardir la guancia,
d'aver condotto, l'un, d'Africa quante
Riga 77:
ma tosto si pentì d'esservi giunto:
ecco il giudicio uman come spesso erra!
Quella che dagli esperi ai liti eoi
Riga 86:
un grave incendio, fu che gli la tolse.
tra il conte Orlando e il suo cugin Rinaldo,
che entrambi avean per la bellezza rara
Riga 95:
tolse, e diè in mano al duca di Bavera;
ch'in quel conflitto, in quella gran giornata,
degl'infideli più copia uccidessi,
|