UE - 2 luglio 2003, Discorso del Presidente della Commissione Europea per il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea: differenze tra le versioni

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<center><big>'''Con l’'Italia per un’'Europa forte e unita'''</big></center>
 
 
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La Presidenza italiana si apre in un periodo cruciale per la vita dell’'Unione: essa ha
innanzitutto il compito, impegnativo ma esaltante, di portare a buon fine il processo
di revisione dei Trattati fondatori dell’'Unione realizzando la prima Costituzione
europea.
 
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Convenzione.
 
Grazie alla Convenzione l’'Europa ha infatti vissuto per la prima volta un processo
costituzionale. Non possiamo sottovalutare “l’'irruzione” della parola Costituzione
nelle istituzione europee.
 
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* La Carta dei diritti fondamentali entra a far parte del trattato costituzionale.
* L’'Unione acquista una sola personalità giuridica: ciò rafforza decisamente la statura internazionale dell'’Unione.
* La definizione dei poteri dell’'Unione consentirà ai cittadini di distinguere meglio
le competenze tra Unione e Stati membri.
 
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Ecco perché la Commissione si appresta in settembre, nel suo parere relativo
all’aperturaallapertura della Conferenza intergovernativa (art.48), a rimettere sul tavolo
negoziale della Conferenza le questioni chiave tuttora irrisolte:<br/>
'''1.''' Il voto a maggioranza qualificata è stato esteso a molte aree ma non in
misura sufficiente a rispondere ai bisogni di un'’Unione allargata. Vi sono altre
aree in cui l’'unanimità va eliminata. È difficile pensare ad un’'Europa efficiente,
se essa deve prendere decisioni col consenso unanime di 25 Stati.<br/>
'''2.''' La soluzione individuata per la composizione della Commissione non
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del Consiglio europeo rischia di dare luogo a sovrapposizioni e conflitti con la
Commissione.<br/>
'''3.''' L’'euro, una delle più grandi realizzazioni “politiche” dell’'Unione continua a non
essere rappresentato in modo efficace e coerente sulla scena internazionale.<br/>
'''4.''' Rimane inoltre necessario inserire le clausole di revisione della Costituzione a
maggioranza rafforzata.<br/>
'''5.''' Non riesco infatti ad immaginare come si potrà adattare la Costituzione
alle nuove esigenze dell’'Unione senza una procedura di revisione fondata sulle regole della maggioranza.
 
Un quadro istituzionale più democratico e più efficiente, che dovrà scaturire dalla
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economica e sociale e una politica estera più incisive.
 
La Commissione ha la volontà politica, gli argomenti, e, permettetemi, l’entusiasmolentusiasmo
per insistere con forza e sino in fondo su questi punti.
 
L’'altra grande sfida di questi prossimi sei mesi è il proseguimento della costruzione
della “grande Europa” e l’attuazionelattuazione della nuova strategia di vicinato.
 
Stiamo proseguendo nella realizzazione dell’'allargamento e dovremo attuare
pienamente la strategia di pre-adesione nei confronti dei paesi candidati. La
Commissione vi lavora attivamente.
 
L’'obiettivo della Commissione è che questo processo, e funzioni bene, al servizio
dei cittadini e degli Stati membri, vecchi e nuovi.
 
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allargamento non potrà mai definirsi completa.
 
A Salonicco abbiamo concordato l’agendalagenda che dovrà portare i paesi dei Balcani a
divenire membri a pieno titolo dell'’Unione. Sono certo che la Presidenza italiana si
impegnerà a fondo per continuare a mantenere questa regione al centro degli
obiettivi prioritari dell'’Unione.
 
Lieto che la strategia da me proposta, cioè la costruzione dell'’Anello dei paesi amici,
cominci a portare i frutti attesi e che i Capi di Stato e di Governo abbiano dato il loro
appoggio unanime a questa politica di lungo termine per l’'Unione.
 
In questo contesto è fondamentale passare subito alla fase operativa della nuova
strategia di vicinato, attraverso specifici piani d’azionedazione e nuovi strumenti di
assistenza. E in tal senso, stiamo elaborando alcune proposte che il Parlamento e il
Consiglio, sotto la Sua presidenza, avranno occasione di esaminare e approfondire.
 
In particolare, per quanto riguarda l’arealarea mediterranea, spero che entro la fine
dell’annodellanno potranno vedere la luce la Banca Euromediterranea e la Fondazione per il
dialogo tra culture.
 
Sarà inoltre fondamentale svolgere un ruolo chiave nell’'attuazione della Road Map,
alla cui elaborazione l’'Unione europea ha offerto un contributo decisivo, assieme
agli Stati Uniti, alla Russia e alla Nazioni Unite.
 
Le relazioni transatlantiche continueranno a ricevere tutta la nostra attenzione. Il recente Vertice UE-USA di Washington ha rappresentato un momento importante di svolta nei nostri rapporti con gli Stati Uniti. Al di là dei contenuti del Vertice stesso -- che si è dimostrato uno dei più densi degli ultimi anni -- l’'elemento più significativo è stata la ferma volontà, espressamente manifestata da tutte e due le parti, di ricreare un clima di collaborazione e solidarietà. Non voglio con questo dire che non esistano differenze nel nostro modo di vedere e affrontare specifiche questioni. Ma anche quando questo accade, la solidità del nostro rapporto non può essere messa in discussione. Come ho sottolineato in occasione del vertice, i nostri obiettivi sono gli stessi anche se talvolta vogliamo realizzarli seguendo metodi diversi.
anche quando questo accade, la solidità del nostro rapporto non può essere messa in discussione. Come ho sottolineato in occasione del vertice, i nostri obiettivi sono gli stessi anche se talvolta vogliamo realizzarli seguendo metodi diversi.
 
L'’esempio forse più evidente di questa realtà è il rapporto tra Stati Uniti e Unione
Europea in materia di commercio internazionale. Entrambi vogliamo meno barriere
e migliore accesso ai mercati, un commercio più equo , regole più certe ma anche
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Questo non ci impedisce pero di avere un rapporto stretto e continuo grazie al quale
“gestiamo” le nostre differenze. Né ci impedisce di lavorare congiuntamente per
assicurare un esito positivo ai negoziati multilaterali nell’ambitonellambito dell’'Organizzazione
Mondiale del Commercio.
 
E, vorrei sottolinearlo con forza, tutto ciò è possibile grazie al fatto che in materia
commerciale, l’UnionelUnione parla e negozia con una sola voce. Essa è perciò un partner
autorevole e influente, mentre non lo è nei campi in cui la competenza è divisa e
frammentata.<br/>
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la sfida più difficile che abbiamo di fronte è quella di ricreare le condizioni di una
crescita economica dell’'Unione forte, equilibrata e duratura.
 
La situazione è difficile: la crescita economica è molto rallentata, anche se mi pare
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Dobbiamo inoltre, nello stesso tempo, affrontare la riforma del sistema di sicurezza
sociale europeo. La concorrenza dei nostri partner commerciali e l’invecchiamentolinvecchiamento
della popolazione rendono urgentissima la realizzazione di tale riforma.
 
Contemporaneamente disponiamo di un’enormeunenorme opportunità: un mercato interno
integrato di quasi mezzo miliardo di persone.
 
È dunque indispensabile riflettere operativamente sugli strumenti di coordinamento
più stretto delle politiche economiche e fiscali dell'’Unione, per affrontare insieme le
difficoltà, usufruendo insieme degli enormi vantaggi che l'’Unione offre.
 
Conscia della serietà di queste sfide, la Commissione ha già lanciato nei mesi
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sostenibili nel lungo termine.
 
D’'altra parte, al Consiglio europeo di Bruxelles del marzo scorso, avevo sollevato a
nome della Commissione il problema della necessità di rilanciare con urgenza la
realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo europeo e a sostenere la
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Stati membri sono invece diminuiti rispetto allo scorso anno mentre le grandi
imprese europee trasferiscono una parte sempre più importante della loro ricerca
fuori dall'’Europa. Centinaia di migliaia dei nostri migliori talenti vanno a lavorare, e
rimangono, negli Stati Uniti.
 
La Commissione ha perciò deciso di reagire. In collaborazione con la Banca
europea per gli investimenti, sta finalizzando un’iniziativauniniziativa per contribuire ad
accrescere l’'investimento complessivo e la partecipazione del settore privato in
queste due aree chiave per raggiungere gli obiettivi di Lisbona: le reti trans europee
e i progetti di ricerca e sviluppo.
 
Vogliamo mobilitare e coordinare tutte le attuali fonti di finanziamento dell'’Unione ed
esplorare altre possibili alternative, senza compromettere la stabilità dei bilanci dei
paesi membri.
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La Commissione ha notato con compiacimento il forte sostegno che il governo italiano ha espresso recentemente nei confronti di questa nostra strategia.
 
Infine, bisogna accelerare l’approvazionelapprovazione delle proposte che la Presidenza greca ha
preparato ma che non sono state ancora approvate. L’'approvazione di questo
provvedimento nel corso della Presidenza italiana contribuirà al miglioramento delle
prospettive economiche e sociali dell’'Unione. Si tratta in particolare delle proposte
legislative nelle seguenti materie:
* Lavoro interinale
* Offerte pubbliche d’acquistodacquisto (OPA)
* Misure a seguito della catastrofe del Prestige
* Sicurezza degli approvvigionamenti del gas e dell’elettricitàdellelettricità
* Il secondo pacchetto di liberalizzazione dei servizi ferroviari
* Le norme in materia di responsabilità ambientale
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* La direttiva sulla tracciabilità degli OGM
* La finalizzazione della direttiva sul brevetto europeo
* L'’armonizzazione delle procedure d’asilodasilo
* Lo statuto di rifugiato
L’'accordo con l’ESAlESA per lo sviluppo della politica spaziale europea.<br/>
Signor Presidente,
 
Sono fiducioso che con l’'aiuto della presidenza italiana, e Suo personale, potremo
adottare rapidamente le decisioni operative che mancano alla realizzazione di
questi obiettivi. La ripresa economica non è soltanto riforme. È anche fiducia che le
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costituzionale, ma anche politico ed economico.
 
La Commissione opera per mantenere e consolidare un’'Europa forte e prospera,
giusta e solidale. La grandezza del progetto europeo sta proprio nella sua capacità
di rafforzare ed estendere la pace, la democrazia, la giustizia, la prosperità e la
solidarietà.
 
La Commissione ha inoltre avviato un’'ampia riflessione interna sulle prospettive
finanziarie per il dopo 2006.
 
In autunno, presenteremo il nostro progetto politico per un’'Unione europea
allargata e riformata, che dovrà venire discusso sotto Presidenza italiana al
Consiglio europeo di dicembre. Le prossime prospettive finanziarie rappresentano
un passaggio fondamentale per il progetto Europeo. Entro il 2007, l’'Unione avrà un
nuovo assetto costituzionale, probabilmente 27 membri e quasi 500 milioni di
cittadini.<br/>
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richiede unità e forte volontà di cooperazione tra tutte le istituzioni comunitarie e tra
queste e i nostri governi. Sono convinto che sapremo dare le risposte adeguate ai
grandi interrogativi dell’EuropadellEuropa di oggi.
 
Per questo, abbiamo bisogno di visione e di convinzione.
 
Di visione, perché stiamo veramente ponendo le basi per l’assettolassetto dell’'Europa nei
decenni a venire e non possiamo adottare soluzioni, di corto respiro semplicemente,
legate alla congiuntura.
 
Di convinzione, perché l’'Europa non è una semplice opzione, l’'Europa non è una
delle vie possibili. L’EuropaLEuropa è la sola via possibile: senza l’'Europa, le nostre patrie,
le nostre società saranno irrimediabilmente marginalizzate.
 
L'’Italia, sin dall’'inizio dell’'avventura comunitaria, è stata presente e ha svolto un
ruolo di grandissima rilevanza. Si pensi al trattato di Roma, si pensi alla
preparazione dell’AttodellAtto Unico, si pensi, più in generale, all’'entusiasmo e alla
convinzione con cui l’'Italia ha contributo al raggiungimento dei grandi obiettivi
europei, ivi compreso in questa assemblea attraverso parlamentari quali Altiero
Spinelli o Emilio Colombo. Ci aspettiamo tutti con fiducia che l'’Italia segua ancora e
senza esitazioni questa strada.<br/>
Grazie.