Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/18: differenze tra le versioni
Xavier121: split |
Nessun oggetto della modifica |
||
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||''I dialoghi dialettici.''|7}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
⚫ | |||
dialettici. 7 |
|||
⚫ | |||
preso degli appunti (iiaofiviziata) ; die poi a suo agio |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
itptxoCftijvì, ridomandava a Socrate ciò di cui non si |
itptxoCftijvì, ridomandava a Socrate ciò di cui non si |
||
ricordava esattamente, e tornato a Megara correggeva. |
ricordava esattamente, e tornato a Megara correggeva. |
||
Ora è ovvio osservare, che quando si sia ammesso fcsser |
Ora è ovvio osservare, che quando si sia ammesso fcsser |
||
In conversazione di Teeteto con Socrate avvenuta |
In conversazione di Teeteto con Socrate avvenuta appunto il giorno in cui si apriva il suo processo, poiché |
||
⚫ | |||
punto il giorno in cui si apriva il suo processo,-poiché |
|||
della nostra incivile procedura, per quanto ci può constare, |
|||
⚫ | |||
e per quanto si può indurre con verisimiglianza, |
|||
stare, e per quanto si può indurre con verisimiglianza, |
|||
da quel giorno alla morte del filosofo non ci può stare |
da quel giorno alla morte del filosofo non ci può stare |
||
affatto ciò che Euclide racconta, cioè, la prima relazione |
affatto ciò che Euclide racconta, cioè, la prima relazione |
||
di Socrate ad Euclide, che dal contesto non pare |
di Socrate ad Euclide, che dal contesto non pare avvenuta |
||
l’indomani di quei discorsi nè il doman l’altro |
|||
(l’indomani poi è occupato dal Sofista e dal Politico), — |
(l’indomani poi è occupato dal Sofista e dal Politico), — |
||
le ripetute andate di Euclide ad Atene, andate |
le ripetute andate di Euclide ad Atene, andate occasionali |
||
(àadxcs àfixotuìjv), non deliberate a questo scopo, |
|||
la calma di Euclide nello seriore (xaià a%oM[v) — |
la calma di Euclide nello seriore (xaià a%oM[v) — |
||
e meno che mai ci sta, che una persona discreta, sia |
e meno che mai ci sta, che una persona discreta, sia |
||
pure un filosofo, vada a importunare con tali domande |
pure un filosofo, vada a importunare con tali domande |
||
un galantuomo condannato a morte, o che sta per essere |
un galantuomo condannato a morte, o che sta per essere |
||
condannato. Se Socrate la portava con serenità, non |
condannato. Se {{AutoreCitato|Socrate|Socrate}} la portava con serenità, non |
||
vuol dire che per altri fosse decente mostrar verso lui |
vuol dire che per altri fosse decente mostrar verso lui |
||
cosi sfacciata indifferenza. |
cosi sfacciata indifferenza. |
||
È questa dunque una delle tante irrazionalità, che |
È questa dunque una delle tante irrazionalità, che |
||
Platone compiacevasi di lasciar correre per la |
Platone compiacevasi di lasciar correre per la disperazione |
||
dei pedanti, ogni volta che quel fatto o quell’osservazione |
|||
avesse uno scopo per la sua tesi? E che |
|||
scopo o interesse poteva avere? O come avvenne questo |
scopo o interesse poteva avere? O come avvenne questo |
||
screzio? |
screzio? |
||
Prima ancora che fosse pubblicato il papiro di |
Prima ancora che fosse pubblicato il papiro di Berlino, |
||
lino, il Chiappelli (i l lo aveva già notato. Questo luogo, |
|||
dice parlando appunto del proemio nostro, è |
il Chiappelli <ref>L. c. pag. 326</ref> lo aveva già notato. Questo luogo, dice parlando appunto del proemio nostro, è notevolissimo, |
||
perchè {{AutoreCitato|Euclide|Euclide}}, che qui rappresenta {{AutoreCitato|Platone|Platone}} |
|||
stesso, chiarisce la genesi del dialogo e |
stesso, chiarisce la genesi del dialogo e mutamenti |
||
(1) L. c. pag. 326. |
|||
8 C |