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<section begin="s1" />tardissimi tutti. L’emendazione de’ testi antichi dipende sempre dall’appurare non questioni retoriche e grammaticali di stile e di lingua, bensì la ''questione storica'', se l’autore abbia veramente scritto come si legge, o com’altri propone che s’abbia a leggere; e l’autorità sta tuttaquanta ne’ codici antichi; è dunque da vedere e di quanta antichità siano, e di che origine prima, e quando e come originassero dagli autografi. Il più antico, attribuito all’anno 1343, e a Filippo Villani<ref>Pelli, ''Memorie'' per la Vita di Dante, pag. 130, nota 3, ed. Zalla, 1760.</ref> lettore pubblico della ''Commedia'' in Firenze, sarebbe posteriore appena di ventidue o ventitre anni alla morte del poeta. Ma da che pure è storia documentata, innegabile, che Filippo non fu eletto alla cattedra innanzi che passasse tutto il secolo XIV, e più |
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dopo,<ref>S. Salvini, ''Fasti dall’Accademia Fiorentina'', pref., pag. 12, seg.</ref> — è da dire ch’ei cominciava a spiegare il poema da forse settanta anni dappoi che n’aveva trascritto la copia, venerata oggimai da’ filologi tanto per garrire chi non ne fida<ref>Parenti, ''Annotazioni'' al Gran Dizionario, fasc. III, p. 173-177, e gli Edit. Padov. del Poema, 1822, vol. II, pag. 691-694.</ref>. Or la copiava egli da bambino? da fantolino? da garzonetto? Poniamolo adulto, e al più di venti anni; e cosi è pure da dire che i Fiorentini si elessero un professore decrepito di novanta. Nè per esempi, non so se spessi o credibili, della longevità |
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d’intelletto in alcuni mortali, quel codice parrà copia fedele, poiché è brutto di cassature e varianti e correzioni d’ogni maniera. Forse ove fosse stampato paleserebbe — e così avviene del codice del Vaticano; adorato da prelati morti e viventi<ref>Fontanini, ''Aminta difeso'', c. XIV; e qui sez. LXIX.</ref> — che i testi nell’oscurità d’archivj risplendono come lucciole che a dì chiaro tornano vermi.<section end="s1" /> |
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DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE. 143 |
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tardissimi tutti. L’emendazione de’testi antichi dipende sempre |
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dall’ appurare non questioni retoriche e grammaticali di stile |
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e di lingua, bensì la questi ne storica , se l’autore abbia vera- |
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mente scritto come si legge, o coni’ altri propone che s’abbia |
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a leggere ; e 1’ autorità sta tuttaquanta ne’ codici antichi ; è |
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dunque da vedere e di quanta antichità siano, e di che origine |
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prima, e quando e come originassero dngli autografi. Il più |
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antico, attribuito all’anno 1343, e a Filippo Villani’ lettore |
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pubblico della Commedia in Firenze, sarebbe posteriore appena |
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di ventidue o ventitre anni alla morte del poeta. Ma da che |
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pure è storia documentata, innegabile, che Filippo non fu eletto |
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nlla cattedra innanzi che passasse tutto il secolo xiv , e più |
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dopo,’* — è da dire eh’ ei cominciava a spiegare il poema da |
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forse settanta anni dappoi che n’aveva trascritto la copia, ve- |
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nerata oggimai da’ filologi tanto per garrire chi non ne fida *. |
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Or la copiava egli da bambino? da fantolino? da garzonetto? |
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Poniamolo adulto, e al più di venti anni ; e cosi è pure da dire |
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che i Fiorentini si elessero un professore decrepito di novanta. |
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Né per esempi , non so se spessi o credibili , della longevità |
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d’ intelletto in alcuni mortali , quel codice parrà copia fedele , |
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poiché è brutto di cassature e varianti e correzioni d’ogni ma- |
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niera. Forse ove fosse stampato paleserebbe — e così avviene |
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del codice del Vaticano; adorato da prelati morti e viventi’’ |
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— che i testi nell’oscurità d’archivj risplendono come lucciole |
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che a dì chiaro tornano vermi. |
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struggere gli altri tutti , e fare le veci di autografo , dotta- |
struggere gli altri tutti , e fare le veci di autografo , dotta- |
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mente illustrato sì che ti sembri di rivederlo sulle ginocchia |
mente illustrato sì che ti sembri di rivederlo sulle ginocchia |
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1 Pelli, Memorie por la Vita di Dnnt.\ png. 130, nota 3, ed. Zalla, 4760. . |
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2 S. Salvili!, Fasti dall’Accademia Fiorentina, pref., pag. 12, seg. |
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3 Parenti, Annotazioni al Gran Dizionario, hisc. Ili, p. 173-177, e eli Edit |
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Padov. del Poema, 1822, voi. H, pag 691-694. |
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4 Fonlanini, Aminta difeso, e. xiv; e qui sez. i.xix. |
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6 Quirico Viviani, Codice Bartoliniano illustrato, Ud no, 1823. La sua lunga |
6 Quirico Viviani, Codice Bartoliniano illustrato, Ud no, 1823. La sua lunga |
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prefazione i,i via di lettera, non avendo pagine numerale, qui è citata in |
prefazione i,i via di lettera, non avendo pagine numerale, qui è citata in |