Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/49: differenze tra le versioni

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Tal lavoro men faticoso farebbe stato di quello che abbiamo dovuto intraprendere per l’edizione di quest’Opera. Un Accademico l’ha copiata dall’originale dell’Autore; un altro ha confrontato l’original colla copia, e con molta diligenza s’è procurato di mettere a luogo le schede o cartoline dell’Autore, nelle quali avea scritte, talor anche colla matita, parecchie addizioni. Altri hanno assistito all’incisione delle figure e alla parte tipografica, in cui s’è avuto in mira di fare un’edizione degna dell’Autore e dell’Opera, anziché vantaggiosa a chi l’intraprendeva.
Tal lavoro men faticoso farebbe stato di quello che abbiamo dovuto intraprendere per l’edizione di quest’Opera. Un Accademico l’ha copiata dall’originale dell’Autore; un altro ha confrontato l’original colla copia, e con molta diligenza s’è procurato di mettere a luogo le schede o cartoline dell’Autore, nelle quali avea scritte, talor anche colla matita, parecchie addizioni. Altri hanno assistito all’incisione delle figure e alla parte tipografica, in cui s’è avuto in mira di fare un’edizione degna dell’Autore e dell’Opera, anziché vantaggiosa a chi l’intraprendeva.


Avrebbe desiderato taluno che, parlando delle gemme incise, se ne indicassero i possessori attuali, e non quelli presso de’ quali erano quando le descrisse l’Autore. Ciò non era possibile, né di molta utilità <ref>Quella sarebbe anzi grande, ove ciò si potesse eseguire da tutti quelli, che scrivono in materia d’Antiquaria. Il non avvertire in mano di chi sia passato, o dove si trovava prima quel tale monumento, fa grande confusione; perocché molte volte vi sono altre antichità uguali, o che uguali, o con poca diversità compariscono nei disegni, e non si fa, né si può sapere, se sia una sola, o diverse; quale la più antica, e la più stimata; e non si possono usar diligenze per rincontrarla, volendo. Io procurerò, per quanto mi sarà possibile, di avvertirlo, se i monumenti, de’ quali si tratta in quest’opera, avranno mutato luogo; come sopra alla ''p. XXVII. n.d.'' si è di già fatto notare del preteso Narciso.</ref>. Passano quelle sovente da una in un’altra mano, e chi legge qualche tempo dopo l'Opera stampata, più non le trova nel luogo in cui gli vengono indicate. Ne citerò ad esempio l’Ercole, inciso da {{Sc|Admone}}, con un cratere in mano, che era in casa Verospi quando ne fu pubblicata la figura dal sig. Stosch <ref>''Pierres grav.pl. 1.''</ref>; fu quindi comprato da monsignor Molinari milanefe Nunzio pontificio a Bruselles, ove lasciò morendo la sua bella collezione, che fu poscia venduta a Milord Malborough da unirsi
Avrebbe desiderato taluno che, parlando delle gemme incise, se ne indicassero i possessori attuali, e non quelli presso de’ quali erano quando le descrisse l’Autore. Ciò non era possibile, né di molta utilità <ref>Quella sarebbe anzi grande, ove ciò si potesse eseguire da tutti quelli, che scrivono in materia d’Antiquaria. Il non avvertire in mano di chi sia passato, o dove si trovava prima quel tale monumento, fa grande confusione; perocché molte volte vi sono altre antichità uguali, o che uguali, o con poca diversità compariscono nei disegni, e non si fa, né si può sapere, se sia una sola, o diverse; quale la più antica, e la più stimata; e non si possono usar diligenze per rincontrarla, volendo. Io procurerò, per quanto mi sarà possibile, di avvertirlo, se i monumenti, de’ quali si tratta in quest’opera, avranno mutato luogo; come sopra alla ''p. XXVII. n.d.'' si è di già fatto notare del preteso Narciso.</ref>. Passano quelle sovente da una in un’altra mano, e chi legge qualche tempo dopo l'Opera stampata, più non le trova nel luogo in cui gli vengono indicate. Ne citerò ad esempio l’Ercole, inciso da {{Sc|Admone}}, con un cratere in mano, che era in casa Verospi quando ne fu pubblicata la figura dal sig. {{AutoreCitato|Philipp von Stosch|Stosch}} <ref>''Pierres grav.pl. 1.''</ref>; fu quindi comprato da monsignor Molinari milanefe Nunzio pontificio a Bruselles, ove lasciò morendo la sua bella collezione, che fu poscia venduta a Milord Malborough da unirsi
<ref follow="pagina48">avere in mira l’utilità di chi legge, non dei privati riguardi.</ref>
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